Cavoletti di Bruxelles con golden syrup
L’importanza
dei contorni.
Tommaso
Melilli nel suo “I conti con l’oste” scrive:
“Dovremmo imparare a giudicare i posti dove
mangiamo da cosa servono per contorno: se c’è cura in quello, ce ne sarà
inevitabilmente anche nel pesce e nella carne”.
Si
riferisce ai ristoranti e soprattutto alle osterie. Nel suo libro infatti,
Melilli si muove lungo la penisola italiana alla (ri)scoperta delle cucine
delle nuove osterie.
Se capitasse nella mia, di cucina, che non è quella di un ristorante ma quella di casa, resterebbe deluso. Lo ammetto qui, pubblicamente, i contorni sono bistrattati.
Presto poca cura al contorno, pur piacendomi molte verdure, pur sentendone il bisogno, non cerco mai di elevare i contorni a qualcosa di diverso da un accompagnamento.
Il mio è un grosso sbaglio, perché basta poco per averne cura. L’insalata arricchita di semi oleosi è più gustosa, la zucca fatta in forno, ricoperta di pangrattato erbette e scorza di limone ha uno slancio migliore della zucca buttata in forno senza amore. E se la stanchezza vince su l’inventiva mi basterebbe guardare qua, sul blog. Dove ci sono diverse idee per evitare di limitarsi a stufare qualcosa in padella.
Ecco da dove siamo partite con questa ricetta, per sfatate due miti:
-
il primo, legato al non avere cura dei contorni. E’ tempo di porre rimedio
-
il secondo, più ardito, sfatare il mito del “i cavolini di bruxelles non sono
buoni”
Se la prima questione l’abbiamo già affrontata lasciate che vi racconti la seconda. I cavoletti di Bruxelles sono (o meglio erano) l’unico cavolo che ancora non mi piacesse. Niente me li rendeva invitanti, ne l’odore, ne il sapore ne la consistenza. La verità forse è che non li sapevo cucinare, non me ne prendevo cura. Mi è bastato provare la ricetta di Sigrid per cambiare opinione. Mi è bastata aggiungere il golden syrup al cavolo per scoprire che “col cavolo che non mi piacciono i cavoletti di Bruxelles”.
Marta
Cavoletti di Bruxellers
Ingredienti per 2 persone:
200 g di cavoletti di Bruxelles
50 g di pancetta tesa
1 scalogno
1 cucchiaio di golden syrup (in alternativa lo sciroppo d'acero)
Olio e sale
Pulite i cavoletti ed inciderli a metà. In un tegame scaldate l'olio, a fiamma bassa, con lo scalogno tritato fine e la pancetta fatta cubetti. Una volta che lo scalogno sarà appassito e la pancetta abbrustolita, toglieteli dalla padella e tenete da parte.
Versate nella padella i cavoletti e lasciateli cuocere per qualche minuto. Salate poi versate un po' d'acqua, coprite con un testo e finite di cuocere (basteranno 5 minuti). A fine cottura, togliete il coperchio, unite lo scalogno, la pancetta e il golden syrup, mescolate bene. Aggiustate di sale e servite.
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