Penne al forno con ragù di ossobuco e vellutata allo zafferano
Nel
corso delle superiori, durante un’ora di lezione, ricordo con precisione una
mia professoressa raccontare di come oggi (ormai anni fa) i cibi poveri non si
consumassero più. Nessuno in casa sceglieva tagli di carne meno pregiata, eravamo
tutti troppo “fighetti” (non usò questo termine) per mangiare carne che avesse
un minimo di calli. Citò a tale esempio l’ossobuco, “in quale famiglia si
preparavano ancora gli ossibuchi?”, tuonò.
La
mia classe rimase ammutolita ed io che, in casa ancora li vedevo cucinare, con
loro. Non mi ero mai chiesta, fino a
quel momento, se l’ossobuco in umido, ed in generale i piatti cucinati, fossero
un piatto povero o meno. La mamma cucina per lo più le cose che piacciono a chi
siede alla sua tavola. L’ossobuco in
umido è uno tra i piatti preferiti del babbo, cosa che portava alla
implicita conseguenza di trovarlo sulla tavola ad intervalli regolari. Io da
parte mia non ne sono mai stata una grande fan, ma le tagliatelle con il sugo
dell’ossobuco mi sono sempre piaciute (almeno da quando ho abbandonato la pasta
in bianco).
La
pasta al forno con ragù di ossobuco e
vellutata di zafferano parte dalle tagliatelle al sugo di ossobuco che, in casa Calugi, si mangiano pure in estate.
Passa per la ricetta proposta da Arianna Mazzetta per la sfida sulle lasagne
dell’Mtchallenge e riportata sul libro “Dietro la lasagna” ed arriva ad essere
una pasta al forno invece che
lasagne, pennette invece che tagliatelle. Questa pasta al forno richiede del
tempo, ma non richiede ne una strumentazione particolare ne una grande
esperienza. Il tempo serve al ragù di
ossobuco per cuocere lentamente, al tessuto connettivo per sciogliersi
parzialmente, a voi per preparare la vellutata.
Dopo
aver preparato il sugo e la vellutata, cotto e scolato la pasta al dente
dovrete mescolare assieme gli ingredienti. Far si che il ragù si aggrappi alla
pasta, la vellutata dia cremosità e ripassare tutto in forno aspettando che
sulla superficie si crei la crosta. Il tempo che dedicherete al piatto vi
restituirà un primo gustoso, ricco, perfetto per troneggiare sulla tavola nei
pranzi importanti.
Marta
Cose
da sapere
La vellutata. La vellutata vegetale è
simile ad una besciamella, si parte sempre dal roux per prepararla ma al posto
del latte si usa il brodo vegetale come liquido. Abbiamo optato per la versione
“besciamella vegetale” perché ci sembrava già molto carico il ragù e ci
sembrava equilibrasse meglio il piatto.
Incidere la carne.
Il tessuto
connettivo lungo il bordo della fetta di
carne deve essere inciso prima della cottura per evitare che l’ossobuco si
arricci in cottura.
Penne al forno con ragù di ossobuco e vellutata allo zafferano
Ingredienti
per 4 persone:
per
il ragù
600
g di ossobuco
1
cipolla piccola
1
carota
Farina
una
noce di burro
1
bicchiere di vino bianco
300
ml di brodo vegetale
1
limone (la scorza)
Sale
e pepe
Per
la vellutata allo zafferano
500
ml brodo vegetale
50
g burro
50
g farina
1
bustina di zafferano
Una
spolverata di Parmigiano Reggiano
Ragù
di ossobuco. Incidete la carne lungo i bordi, in modo da recidere il tessuto
connettivo. Infarinate la carne e tenete da parte. In un tegame dal fondo
spesso fate sciogliere una noce di burro, versate la carota tritata lasciatela
cuocere per qualche minuto e poi unite la cipolla, anch’essa tritata. Lasciate
il soffritto ad appassire, a fuoco dolce. Quando la cipolla sarà divenuta translucida,
scolate il soffritto e tenete da parte. Nello stesso tegame rosolate la carne
da tutti i lati a fiamma vivace. Salate. Aggiungete il battuto di cipolla e
carota, abbassate la fiamma e sfumate con il vino. Aggiustate di sale ed
aggiungete il brodo, caldo. Continuate a cuocere a fiamma bassa, coperta, per
circa due ore. Di tanto in tanto girate la carne e se è necessario aggiungete
del liquido.
Per
la vellutata vegetale allo zafferano. In una tegame dal fondo spesso sciogliete
il burro a fuoco medio. Fate schiumare, in modo da eleminare quanta più acqua
possibile. In seguito, fuori dal fuoco, unite la farina tutta assieme.
Amalgamate e proseguite la cottura. Continuate a mescolare, fin quando il
composto avrà preso un colore biondo ed inizierà a formarsi una leggera
schiuma. Unite il brodo caldo un po’ per volta, sempre sul fuoco continuando a
mescolare, fino a portare la vellutata a sobbollire. Unite lo zafferano. Non appena
la salsa inizia ad addensarsi, coprite e lasciate sobbollire dolcemente per
circa 15 minuti.
Per
le penne al forno. Cuocete le penne in abbondante acqua salta. Scolatele molto
al dente e tuffatele nel ragù di ossobuco. Alla pasta con il sugo unite metà
della vellutata allo zafferano. Sporcate il fondo di una pirofila con una
cucchiaiata di vellutata, distribuite uno strato di pasta, coprite con un paio
di cucchiai di vellutata e continuate a procedere per strati fino al
riempimento della pirofila. Spolverate la superfice con il parmigiano.
Infornate per 20 minuti a 180°, quando la superficie sarà dorata: sfornate e
servite.
Che bello rivedere l'ossobuco! Lo rammento quale piatto preferito di mio padre, che però ebbe poche volte l'occasione di gustarselo in qualche sporadico pranzo al ristorante (poiché i miei genitori non erano soliti consumare i pasti fuori casa), mentre non rammento di aver mai visto mia madre cucinarlo. Io stessa non l'ho mai assaggiato però sono affascinata da quella che era la cucina povera, quella che comunque ti accoglieva in casa nelle fredde serate invernali dopo una giornata di lavoro sulle spalle, quella insomma che profuma di famiglia.
RispondiEliminaChissà che prima o poi non finisca che lo assaggi anch'io…
Un caro saluto (non penso di aver mai commentato qui comunque sono Tatiana di Cucinaincontroluce)!