La crapiata di Matera
La
crapiata di Matera è una zuppa
antica. Una ricetta secolare, che porta con se il racconto di un modo di vivere
passato, del legame con la terra, del legame tra il vicinato. Un piatto povero
a base di diversi tipi di legumi e cereali diventa pietanza di festa, celebra il rito dell’abbondanza
e del ringraziamento per il raccolto. L’ultimo giorno di luglio infatti, le
donne del “vicinato” pulivano i legumi raccolti, li mettevano a bagno e il
primo di agosto li cucinavano all’aperto, nel cortile a fuoco lento. La sera, a
lavoro terminato, si dava inizio ai festeggiamenti condividendo la zuppa,
bevendo e ballando.
La
crapiata di Matera, con la sua
storia, racconta in modo profondo il luogo da cui proviene. Il racconto di
questo piatto narra l’importanza che ha avuto per chi viveva nei sassi, il
vicinato, che era soprattutto famiglia. Spiega in breve il perché chi viveva
nei sassi abbia accettato con difficoltà di doverli abbandonare, per
trasferirsi in case salubri e moderne.
La
crapiata è una zuppa a base di patate e
un mix di cerali, tra cui ceci, fagioli, cicerchie, lenticchie, fave secche
e grano. Esistono anche mix già composti, noi ne abbiamo provato anche uno comprato
in loco, però può essere preparata anche mescolando questi legumi seguendo le
proporzioni della ricetta. Pur nascendo da una tradizione estiva è un piatto
che ben si presta a scaldare le fredde sere invernali. Può essere preparato in
anticipo e riscaldato al momento di servire.
Ho
scoperto questo piatto durante le mie vacanze estive al sud, in un viaggio a
cavallo tra la Campania e la Basilicata, che immaginavo bello ma non pensavo
così tanto. Prima di partire credevo che di Matera mi sarebbe rimasto impresso
il profilo delle case, quei sassi dove “le strade sono tetti e i tetti sono
strade”, e così è stato. Non sapevo però che mi sarebbe rimasto ancora più
impresso lo spirito dei suoi abitanti. Persone con una gran voglia di
raccontare le proprie origini, la loro città , persone cortesi pronte a mostrati
il bello di ciò che li circonda.
Marta
La crapiata di Matera
Ingredienti
per 4 persone:
100g
di ceci
100g
di fagioli
100g
di cicerchie
100g
di lenticchie
100g
di grano (o farro)
50g
di fave secche
250g
di patate
80g
di pomodori rossi
1
carota
½
cipolla grande
1
costa di sedano
Sale
Olio
extravergine d’oliva
Mettete
in ammollo tutti i legumi in acqua fredda la sera precedente. In giorno seguente
mettete i legumi in una pentola capiente con un filo d’olio. Fate andare per
qualche minuto a fuoco medio, salate e coprite con acqua fino a superare un po’
il livello dei legumi. Abbassate la fiamma e fate andare a fuoco lento. Dopo
circa 30 minuti unite le patate pulite, sbucciate e tagliate a cubetti. Pulite
le restanti verdure e tagliatele a pezzetti. Dopo circa 10-15 minuti
dall’aggiunta delle patate unite anche le restanti verdure e continuate a
cuocere a fuoco basso per altri 45-50 minuti (1h 30’ di cottura complessiva).
Ciao Marta mi chiamo Antonio, un architetto appassionato di cucina e sono di Matera. Mi ha fatto molto piacere ritrovare fra le vostre ricette una pietanza tipica della nostra città . Una ricetta fatta di ingredienti semplici, ma molto gustosa e nutriente. Spero ritorniate a Matera perchè c'è ancora tanto da scoprire per quanto riguarda l'aspetto culinario. Complimenti per le fantastiche ricette che pubblicate. Buon tutto
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