Tapas con delitto


Tapas con delitto.
[Disclaimer] Se il nome vi spaventa, vi assicuriamo che nessuno è stato maltrattato, ne ucciso nella preparazione di questi piatti.

L’Mtchallenge questo mese ci ha messo di fronte ad una bella sfida, come del resto accade ogni mese. La Mai, vincitrice con le sue gnoccozze, ci ha proposto una sfida sulle tapas. Per chi non è mai stato in Spagna e non si è mai trovato in un bar all’ora dell’aperitivo, dovete sapere che con il termine spagnolo tapa si intende una varietà di stuzzichini e finger food che cambiano da zona a zona. Il nome deriva dall’uso di tappare il bicchiere di vino con un piattino per tenere lontani gli insetti.
Di solito le tapas si dividono in tre grandi categorie:
- le tapas, ovvero piccole porzioni di un piatto intero, da mangiare seduti con le posate. Uno stuzzichino che non nasce tale ma che lo diventa.
- i montaditos, fettine di pane condite, si mangiano in piedi direttamente con le mani.
- i pinchos, bocconcini infilzati in uno stecchino. Questi a differenza delle tapas nascono proprio come finger food.

Per la sfida ci è stato chiesto di preparare una ricetta per ciascuna di queste categorie. Fin qui tutto “semplice”, al massimo un po’ laborioso. Per aggiungere però un po’ di pepe al tutto, le tre ricette dovevano avere uno stesso tema ed essere collegate da un unico filo conduttore.
L’idea è arrivata quasi subito, dal vizio che abbiamo di annotare ricette o citazioni a tema culinario presenti tra le pagine dei libri. Abitudine che ci portiamo dietro da quando abbiamo creato la nostra amata (e purtroppo abbandonata) rubrica Mi cibo di libri. Stavolta  abbiamo pensato di tingere di giallo le nostre ricette. Da Agatha Cristie, passando per Rex Stout, Georges Simenon fino ad arrivare a romanzi più recenti, le storie nei romanzi gialli, spesso si intrecciano con il cibo ed è questo il filo conduttore che lega le nostre tre ricette.

Partendo da un castello nella maremma toscana, passando per la Sicilia dei giorni nostri, si approda infine in Spagna.
I nostri pinchos prendono spunto dal libro “Odore di chiuso” di Malvaldi, dove troviamo come protagonista il gastronomo scrittore Pellegrino Artusi, che veste il ruolo di detective. In occasione di una cena nel Castello di Roccapendente, all’ospite Artusi viene servito un pasticcio. Malvaldi alla fine del libro ci regala la ricetta, che noi abbiamo rivisitato per le polpettine “all’uso zingaro” da infilzare come si fa per i pinchos.
I montaditos prendono spunto da “Il cane di terracotta” di Camilleri. In questo caso ci troviamo in  Sicilia, in compagnia del commissario Montalbano, a cui la cucina è molto cara. Il suo rapporto con la buona tavola è una vera passione e segue regole ben precise. Montalbano mangia in religioso silenzio, spesso in solitudine e niente tra lui e il cibo deve interferire. Una cena mancata quella a cui abbiamo fatto riferimento per comporre i montaditos. Il commissario apre il frigorifero per rende omaggio ai polipetti affogati preparati dalle sapienti mani di Adelina, da noi serviti su dei crostini di pane.

Infine per la tapa, siamo volate in Spagna, scomodando un altro investigatore buongustaio, Pepe Carvalho. La ricetta l’abbiamo scovata tra le pagine di “I mari del sud” di Montalban. In occasione di una cena con il suo segretario-cuoco, il protagonista ordina un piatto di fagioli e vongole, da noi declinato in una crema di fagioli arricchita con questi molluschi.


Polpette all’uso zingaro

Ingredienti per 4 persone:

150g di tonno sott’olio
100g di pane raffermo
60g di peperone rosso
30g di olive tritate
1 uovo
1 costa di sedano piccola
pangrattato
prezzemolo
olio per friggere
sale e pepe


Tritate grossolanamente il sedano e tagliate a tocchetti il peperone. In una padella fate appassire con dell’olio il sedano, in seguito aggiungete anche il peperone. Aggiustate di sale. Mettete il pane raffermo in ammollo in una ciotola con dell’acqua. Quando il peperone sarà morbido, aggiungete fuori dal fuoco il tonno sgocciolato e spezzettato e il pane raffermo strizzato. Unite le olive e il prezzemolo tritato. Aggiustate di sale e pepe, se necessario. Infine aggiungete l’uovo e mescolate il tutto. Formate delle palline e passatele nel pangrattato. Friggete le polpette in abbondante olio.


Polipetti affogati

Ingredienti per 4 persone:

480g di polpo
210g di salsa di pomodoro
1 manciata di capperi
1 cipolla piccola bianca
origano
una baguette
olio extra vergine d’oliva

In un tegame largo dal fondo spesso, fate appassire la cipolla tritata fine con un filo d’olio. Una volta che sarà diventata trasparente, aggiungete il pomodoro, lasciate andare per qualche minuto poi unite i capperi, l’origano e il polpo intero. Allungate con l’acqua in modo da coprire il polpo. Coprite e lasciate cuocere a fiamma bassa fin quando il polpo non sarà divenuto tenero.
Una volta cotto il polpo, toglietelo dal suo sugo, e fate ritirare il pomodoro. Successivamente, tagliatelo a piccoli pezzi, unitelo di nuovo al sugo e disponetelo su dei crostini di pane leggermente scaldati.


Crema di fagioli cannellini e vongole

Ingredienti per 4 persone:

500g di vongole
175g di fagioli cannellini
2 agli
½ cipolla
un rametto di rosmarino
sale e pepe
olio extravergine d’oliva

Mettete i fagioli secchi a bagno in abbondante acqua la sera precedente. In seguito, cuoceteli in acqua insieme ad uno spicchio d’aglio, un rametto di rosmarino e del pepe in grani, fino a che non saranno cotti. Nel frattempo mettete le vongole a spurgare dalla sabbia. Ponete attenzione a questo passaggio, altrimenti vi ritroverete la sabbia nel vostro condimento. Controllate che siano ben chiuse, buttate quelle aperte e quelle schiacciate; sciacquate le restanti sotto l'acqua corrente. Disponetele in una ciotola coperte dall’acqua con due cucchiai di sale grosso e 3 di sale fino. Lasciatele in ammollo per un ora e mezzo in frigo. Trascorso questo tempo, nella ciotola dovreste vedere la sabbia sedimentata. Scolatele con le mani e disponetele in uno scolapasta, cercando di non smuovere troppo l’acqua. Passatale nuovamente sotto l’acqua corrente, e depositatele nuovamente nella ciotola, dopo averla ripulita. Copritele di nuovo con l’acqua fredda, due cucchiai di sale grosso e due di sale fino e mettetele in frigo. Lasciatele in ammollo per un'altra mezzora/tre quarti d’ora. Di tanto in tanto, smuovete la ciotola delicatamente. Dopodiché prelevatele di nuovo con le mani, disponetele in uno scolapasta e passatele nuovamente sotto l’acqua corrente.
A questo punto controllatele una ad una. Battete leggermente la parte dell’apertura su un piano. Se le vongole sono da buttare, le conchiglie saranno piene di sabbia nera e in questo modo potrete accorgervene e buttarle.    
Mettete una padella, capace di contenere le vostre vongole, sul fuoco e aspettate che si scaldi, dopodiché aggiungetevi le vongole. Coprite con un coperchio; il calore le farà aprire. Non devono stare molto sul fuoco. Toglietele mano a mano che si aprono, raccogliendo il liquido di cottura che si sarà formato e filtrandolo con l’aiuto di un colino a maglie strette. Sgusciatene metà.
Affettate la cipolla e fatela soffriggere insieme ad un aglio in un tegame con un filo d’olio. Unite i fagioli, mescolate il tutto e fate insaporire. Unite l’acqua rilasciata dalle vongole e fate andare per altri 5 minuti a fuoco basso. Aggiustate di sale, se necessario. Togliete i fagioli dal fuoco e frullate il tutto fino ad ottenere una crema. Lasciate intiepidire, dopodiché unite le vongole sgusciate all’interno della crema. Disponete la crema di fagioli nei bicchierini e completate con le vongole intere lasciate da parte.


Con queste ricette partecipiamo alla sfida n. 60 dell'Mtchallenge



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35 commenti:

  1. Stupendo tutto: dal fil rouge alle preparazioni.
    Siete fantastiche!!!

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  2. La crema di fagiolini è da urlo!!!
    Bravissime sisters e in bocca al lupo :)
    Baci baci

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    1. Io sono di parte e forse non lo dovrei neanche dire, ma se mi chiedi quale tra le tre tapas mi è piaciuta di più ti rispondo la crema di fagioli e vongole!!
      Grazie di tutto Lou!!
      Un bacio

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  3. Il nome mi ha subito incuriosita, ma sono stata lieta di leggere che nessuno è stato ucciso durante la preparazione del post :P
    Meraviglioso tema conduttore e bellissime proposte, brave le mie sorelle del web preferite!! :)

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    1. Grazie Dani siamo davvero contente che ti sia piaciuto il filo conduttore! Stranamente a questo giro abbiamo avuto subito l'idea!

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  4. Brave davvero, mi ha intrigato dal titolo e sono venuta a leggere. Essendo io una appassionata giallista. Mi sono molto piaciute le ricette, in particolare quella dedicata a Montalbano.

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    1. Grazie, detto da un'appassionata giallista i complimenti valgono anche di più ;)

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  5. l'unico libro di Malvaldi che non ho letto, adesso mi tocca ordinarlo, vi considero ufficialmente responsabili sappiatelo! Le vostre suggestioni letterarie mi piacciono moltissimo

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    1. E noi siamo contente di esserlo!! Io ho fatto il contrario, "Odore di chiuso" è stato il primo libro di Malvaldi che ho letto, da li sono passata alla serie del BarLume.

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    2. idem. E, se posso esprimere un parere, non c'e paragone col resto. Odore di chiuso e' proprio un bel romanzo, godibilissimo e azzeccato in tutto. E Pellegrino Artusi in versione detective e' un colpo di genio (credibile, pure)

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  6. Complimenti sorelle, tre ricette stupende che mi mangerei qui, ora! bellissima l'idea di ispirarsi ai romanzi gialli, quelli che ti tengono in ansia fino all'ultima riga! Quella crema di cannellini e vongole è veramente deliziosa.. e che foto!! Paolo sgranerà gli occhi davanti a cotanta bellezza! braveeeee!

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    1. Grazie Francesca, siamo contente che ti sia piaciuto il tema che abbiamo scelto!! Per le foto ho provato a seguire i consigli che ci ha dato Paolo, concentrandomi più sul piatto, sul risultato sono abbastanza soddisfatta ma ho ancora tanto tanto da imparare\migliorare :)

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  7. Libere di non crederci ma...anche io avevo pensato ad un tema simile!! Ispirato ai gialli e agli investigatori, anche se la mia triade sarebbe stata Miss Marple - Maigret - Nero Wolfe :-)
    Bellissime anche le ricette, non saprei da quale partire nell'assaggio!

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    1. Ci credo ci credo, anzi io mi aspettavo che qualcuno seguisse un tema simile! Ora sono curiosa, che ricette avresti scelto? Perché Miss Marple l'avevo presa in considerazione anch'io ma mi venivano in mente solo preparazioni dolci -.-'

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  8. I gialli sono tra i miei libri preferiti...ho gradito moltissimo sia il fil rouge sia le tapas!! Bravissime!!!

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  9. Belle le tapas letterarie, e con delitto pure!
    Ammetto che ho solo avuto un po' paura quando ho letto "questa prende ispirazione da Odore di chiuso".. speravo non fosse ammuffita ;)
    Si fa per scherzare, eh.. sono davvero bellissime e buonissime tutte e tre!
    Io porto il vino? ;)

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    1. ahahahah, affettivamente associare un piatto ad un libro il cui titolo è "Odore di chiuso" non promette bene :)
      Grazie per le tue parole Giulia, sei la benvenuta anche senza vino, ma se lo porti ci si diverte di più ;)

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  10. No via siete troppo avanti ;-) Bel post e bellissime preparazioni!

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  11. Sicuramente buoni tutti e tre, ma in prima fila metto le polpettine tonno e peperoni!!!!

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  12. Tema conduttore fantastico e ricette speciali veramente, complimenti!

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  13. Queste polpette entrano di diritto nel mio file "preparazioni da buffet"!

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    1. In effetti le polpette si prestano moltissimo per un buffet, a presto!!

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  14. Ho deciso: vi serve un'assaggiatrice ufficiale....e sarò io!!!!!

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  15. "più vecchio che matusalemme. Prima dell'arrivo delle patate in Europa, bisognava pure trovare qualcosa per accompagnare la carne, il pesce, i crostacei…"

    Maaaaaagnificoooooo!
    Gia con la tappa mi avete stesso e con questa frase mi avete fatto sorridere!
    Il vostro filo conduttore a parte di essere azzimatissimo è bellissimo e voi l'avete portato alla vita in modo geniale, cominciando dal pincho (ingredienti poveri con una resa massima e di una golosità spaventosa) al montadito (quella manina di polpo sembra che t'inviti a mordere da quanto morbida e gustosa si propone… ) proprio un montadito ammagliante direi, sempre stando sul semplice ma deciso! E vi lovvo per aver tostato/scaldato il pane in questo modo diventa croccante al morso e contrasta con il polpo morbido, a parte che resiste di più ai sughi e non si ammolla e diventa poltiglia…. si intravede che mi sta per cadere la bava??
    E poi arriva la tappa… stessa perché tappe da bene o da cucchiaio ne sono arrivate poche e qui si vede che che avete "studiato" ;)
    A me, il detective Montalban mi ha sempre piaciuto perché era un po' ombroso e burbero, stava sempre sulle sue ma sapeva un mucchio di cose, in fatti i casi li risolveva sempre!
    Poi scopro che in Italia ce il commissario Montalbano e qui ho pensato "ma guarda, non siamo poi così diversi!"
    Ragazze, sarete in due ma… sois un equino maravilloso"!


    besos de todo corazón

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    1. tape da "bere" volevo dire... è stato colpa della bava diciamo.... ecco tutti i miei errori sono colpa sua!!!

      ;)

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    2. è tutto merito tuo!Questa sfida è stata bellissima, l'idea di inserire un tema oltre che la ricetta ci è piaciuta fin da subito e questo è stato il risultato. Stranamente abbiamo deciso subito il fil rouge delle nostre ricette e i libri dai quali volevamo trarre ispirazione.Siamo contente che ti sia piaciuta la nostra proposta, ci siamo buttate!grazie davvero!un bacio

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  16. Ottimo post per gli amanti della lettura in non. Non ho mai letto nulla nè di Malvaldi, nè di Montalban, mi avete incuriosito. Mi piace in modo particolare il montadito però, Adelina colpisce sempre :-P

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  17. Giro che quando ho letto Rex Stout ho pensato: hanno vinto. Sono innamorata persa di Archie Goodwin da trent'anni (anche se ho sposato Nero Wolfe, mi sa :) e me lo contendo pure con la figlia. Di Stout possiedo pure la prima edizione de In cucina con Nero Wolfe, il libro di ricette tratto dai romanzi, scritto dallo stesso autore (cosa pressoche' unica: lo ha fatto forse Vazquez Montalban, ma non ne sono sicurissima).
    Poi, ok, la scelta ha preso un'altra direzione, rispettabilissima (farei un monumento a Sellerio, per dire) e perfetta nell'abbinamento con le ricette, una piu' golosa dell'altra.
    Pero', rilancio con Rocco Schiavone ( Alberto Manzini) e il freschissimo Saverio Lamanna (Gaetano Savatteri), tanto per restare in Sellerio. Il primo e' gia' una fiction (e ci strappiamo tutte i vestiti, per la cronaca). Il secondo e' nato da una serie di racconti e ora e' approdato ad un romanzo tutto suo. si ride, ci si appassiona, si piange un po'. Due scrittori di razza, a cui forse manca qualche affondo in cucina: ma sono sicura che voi due potreste colmare la lacuna.. e magari riprendere la vostra rubrica, che di leggere abbiamo sempre bisogno :)

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    1. Su sono innamorata persa di Archie Goodwin ma ho sposato Nero Wolfe sono morta dal ridere. Sì, anche Vazquez Montalban ha fatto una cosa simile raccogliendo le ricette di Pepe Carvalho in un libro. Per il resto mi sono imbattuta in Rocco Schiavone questa primavera e mi sono innamorata, pensa l'ultimo libro me lo sono fatta regalare per il compleanno. Ti dico di più l'ho anche preso in considerazione per questa sfida a tema delitto, con la sua "cantata" sul tramezzino. Di Savatteri invece non ho letto niente, mi manca, segno subito e recupero. Grazie come sempre per le tue parole
      Un abbraccio, Marta

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