Pizza napoletana al piatto estiva
Sarei potuta
andare al mare, ma non l’ho fatto.
La domenica appena
trascorsa era l’unico giorno in cui avrei potuto vedere il mare, prima delle
vacanze estive, però la Sfida dell’Mtc mi
attendeva. Una persona normale avrebbe mandato al diavolo i fornelli e si
sarebbe lasciata lusingare dal timido sole, ma qui normali non siamo. Così assieme alla mia socia mi sono data
alla pizza, con tanto di piccoli ospiti per la cena.
Momento
amarcord. Da
piccole, ogni venerdì sera Chiara ed io venivano portate a casa di nostra nonna
dove ci attendeva la sua pizza. Niente a che vedere con la pizza napoletana, ma
per me era la migliore in assoluto.
Dopo la cena restavamo a dormire da lei e trascorrevamo il sabato tra le tante
stanze inutilizzate piene di cose e nel giardino attorno. Un vero e proprio parco giochi gestito da nostra nonna che ci
permetteva tutto.
La pizza però
non è solo legata a dei bei ricordi, è pure il mio piatto preferito. Antonietta, del blog "La trappola golosa", ci ha proposto non uno, ma ben tre impasti per la pizza, dandoci
tutti i consigli per ottenere una pizza napoletana a casa con i nostri forni
domestici. Il suo post illustra in modo chiaro sia come fare, sia quali
accorgimenti adottare per ottenere alla fine il risultato desiderato.
Capirete
adesso la delusione quando
la pizza che usciva dal nostro forno non
assomigliava per niente a quella di Antonietta. Dopo le prime due, una
margherita e una al cotto, ci siamo decise a farcire quella per la sfida. Ormai
certe che non saremmo riuscite nella gara, abbiamo farcito, cotto e fotografato
quella che volevamo mettere in gara. Come vedete nella prima immagine, niente cornicione. Pizza leggera e
buona, ma non il risultato voluto. Abbiamo continuato a spianare e farcire
interrogandoci su cosa poteva essere andato storto. Per me il primo indiziato
era il forno, incapace di mantenere la temperatura al massimo. Quella luce che
si accendeva e spegneva ad intermittenza, a sportello chiuso, era chiaro
sintomo di un problema di temperatura. Un campanello d’allarme. Il secondo era la
spianatura, il non saper maneggiare davvero l’impasto. Infine la lavorazione
tutta. Alla sesta pizza (avevo fatto 2 impasti), con il sole già calato e le pance ormai piene, in modo
casuale ho capito cosa intendesse Antonietta con il “allargandolo con le mani dal
centro verso il bordo e poi facendolo debordare roteandolo”. Non che le sue
parole non fossero state chiare, piuttosto siamo noi, che ancora abbiamo tanto
da imparare. Ecco quindi un po’ di
cornicione, un’alveolatura visibile ma piccola e un po’ di soddisfazione
ritrovata.
Non fraintendetemi,
di lavoro ce n’è ancora da fare, questo
risultato per me non è un arrivo, ma solo un punto di partenza.
Alla fine ecco pizza con un po' di cornicione
Pizza
al piatto con alici, zucchine e fiori
Per l’impasto
abbiamo seguito la ricetta di Antonietta
Ingredienti per
l’impasto:
450
g di farina 00 con proteine 12%
250
ml di acqua minerale
12
g di sale
1
cucchiaino di lievito di birra secco
Ingredienti
per la farcitura per 4 pizze:
4
zucchine medie
16
acciughe sottolio
16
fiori di zucca
50
g di mozzarella fiordilatte
Olio extravergine d'oliva
Origano
Olio extravergine d'oliva
Origano
Versate
l’acqua in una ciotola, lasciandone un po’ in due tazzine diverse: in una
sciogliete il sale, nell’altra il lievito di birra. Versare il lievito sciolto
nella ciotola con l’acqua. Aggiungete lentamente la farina preventivamente
setacciata, incorporandola all’acqua. Una volta finita la farina aggiungete il
sale sciolto in acqua. Amalgamate fino a raggiungere il “punto pasta”. Questa
fase dovrebbe durare 10 minuti, a me è durata circa 8. Rovesciate l’impasto sul
piano di lavoro e lavoratelo per 20 minuti, io l’ho lavorato per qualche minuto
in più. Lavoratelo piegandolo e schiacciandolo ripetutamente. Dopo i 20 minuti
previsti l’impasto deve risultare morbido e sempre più cedevole, fino a
raggiungere un aspetto setoso.
Riponetelo
in una ciotola di vetro, coprite con pellicola e lasciate lievitare per 2 ore.
Procedete
allo staglio a mano. Io ne ho ottenuto quattro panetti. Se ne fate 3 otterrete
pizze dal diametro di 30cm, mentre facendone 4 otterrete pizze dal diametro di
22 cm.
Riponete
i panetti su un telo non infarinato, essendo un impasto ben incordato non si
attaccherà . Lasciate lievitare per 4/6 ore a 25 °C.
Riscaldate
il forno alla massima temperatura insieme alla teglia che servirà per la
cottura. Terminata la lievitazione stenderne uno alla volta su un ripiano,
spolverato con farina di semola, senza usare il mattarello, allargandolo con le
mani dal centro verso il bordo e poi facendolo debordare roteandolo, in modo
che avvenga un’estensione più delicata.
Per
la farcitura:
Pulite
gli zucchini e tagliateli a listarelle sottili. Private i fiori del pistillo e
della parte finale e fateli a piccoli pezzi. Tritate la mozzarella e le alici
assieme, dopodiché tamponatela per ridurre i liquidi.
Prelevate
lo stampo dal forno, trasferirci il disco di pizza, senza oliare, condire e infornare per 5 minuti al ripiano più
basso, poi altri 4/5 minuti nel ripiano più alto.
Nota:
verso la fine
della lavorazione, mi sono lavata le mani con l’acqua per inumidirlo. Dopo
averle passate sotto l’acqua le ho tamponate, senza asciugarle del tutto.
Nota
2: io rispetto
ad Antonietta ho coperto i panetti con un po’ di pellicola dopo lo staglio,
perché temevo che si seccassero in superficie.
Nota
3: se siete
alle prime armi vi consiglio di leggere attentamente il post di Antonietta e
tutti gli approfondimenti sul tema sul blog dell’Mtchallenge.
dall'orto di Marco, che il babbo ci tiene a che sia fatto il suo nome
Con questa ricetta partecipiamo alla sfida n.58 dell'Mtchallange
Mah, si vede che a noi toscane la pizza ci viene bassa! :-D
RispondiEliminaScherzi a parte, anche io ci ho ripensato e sono certa che uno dei miei errori sia stato nella fase di stesura della pizza, l'ho schiacciata troppo e troppo a lungo, quindi meglio di così non poteva fare, povera lei!
Però l'ultima vi è venuta bene dai...netti margini di miglioramento :-)
Prima o poi riprovo anche io...devo solo trovare la giornata libera.
E il condimento: fantastico, che ve lo dico a fare?!
Come dicono a Napoli la vera pizza napoletana la puoi fare solo lì. A noi toscane tocca la pizza bassa senza cornicione ;)
EliminaAll'inizio ci sono rimasta molto male e non riuscivo a darmi pace su cosa potesse essere andato storto. Fidandomi della ricetta il problema doveva essere qualcosa che avevamo fatto noi. Piano piano siamo riuscite ad aggiustare il tiro e la pizza è migliorata, ma c'è ancora del lavoro da fare.
Immaginavo che il condimento fosse sulle tue corde :)
Alla prima foto mi sono subito domandata dove fosse il cornicione.
RispondiEliminaPoi leggendo il post e arrivando alle foto dell'impasto e della stesura ero sicura di trovarlo dopo. Infatti quando una pizza è ben impastata, a lungo e con forza, assumendo il classico aspetto setoso, si stenderà bene e agevolmente e farà il cornicione
L'alveolatura finale comunque "racconta" di un lavoro ben fatto: qualche problemino ve l'ha causato solo il forno, statene certe.
Avete rinunciato al mare, ma la soddisfazione ripaga sforzi e sacrifici
Siete immense, grazie
Grazie a te, per la sfida e per tutte le spiegazioni che ci hai dato. Oltre al post, io ho studiato anche sul filo diretto, dove le tue risposte erano "sempre sul pezzo".
EliminaNon sai la delusione che abbiamo provato una volta uscita dal forno la prima pizza, fino alla stesura mi sembrava di aver fatto tutto più o meno bene. L'impasto era liscio una volta lavorato, dopo mi sembrava lievitato bene e quando sono andata a stenderlo si stendeva così bene che ho pensato "ce l'ho fatta". Poi niente cornicione :(.
Come ho scritto mi sa che l'ho tirato troppo e il forno non abbastanza caldo non ha aiutato. Quando ormai le speranze erano perse siamo riuscite ad aggiustare il tiro e la soddisfazione è arrivata!!
Grazie ancora per tutto.
Cornicione o non...io me la papperei immediatamente!!!!
RispondiEliminaGrazie!! In effetti anche quella senza cornicione era molto buona e leggera ;).
EliminaUna delle mie pizze estive preferite è stracchino e fiori di zucca.. e ora son qui che guardo la vostra e mi dico: ma come diavolo è che non ho mai pensato di aggiungere qualche acciughina?! Maledetta me!
RispondiEliminaBuonissima :)
Grazie Giulia!! Noi spesso dove ci sono i fiori di zucca aggiungiamo le acciughe. Ad esempio nei fiori ripieni non possono mai mancare, per questo motivo ci è venuto naturale aggiungerle. Non avevo mai pensato però ad usare lo stracchino con i fiori, visto che l'orto continua a dare frutti credo di sapere già come fare la prossima pizza!! Un abbraccio
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