Racconti in cucina: la scala di ferro
E' un periodo che
non mi sento tanto bene. Niente di veramente grave: febbre, raffreddore, crisi
di vomito, ma non riesco a tirarmene fuori. Mia moglie è una donna fantastica e
si prende cura di me. La pazienza è una delle sue qualità che preferisco, insieme
all'arte di cucinare: è stata lei a farmi scoprire il blog “La cucina
spontanea”. Qualche volta pure io ho realizzato una delle ricette consigliate,
anche se di solito è lei che cucina per entrambi.
Però.
Però, devo dire la
verità . Ho un sospetto, uno di quelli che non fa dormire la notte, che mi
rimbalza tra le tempie e riempie ogni mio pensiero. Qualche tempo fa ho preso
un taccuino e ho iniziato a prendere appunti: devo scoprire se quello che penso
è vero o è solo frutto della mia fantasia.
E' iniziato tutto
quel giorno: possibile che sia solo una coincidenza?
Mia moglie aveva
preparato la minestra farro e castagne, presa proprio da “La cucina spontanea”:
un piatto che avevamo già sperimentato e di cui sia io che lei andiamo ghiotti.
Mentre mi rimpinzavo, ho notato che il suo piatto era rimasto vuoto.
- Che fa, non
mangi? - le avevo chiesto.
- No, non ho fame
oggi. - aveva risposto con un sorriso. Il suo bel sorriso.
Al momento non ci
avevo dato troppo peso. Capita a volte che lei non abbia fame.
Però qualche
giorno dopo stessa scena: io che mi riempivo di Quinoa con zucchine e feta,
mentre lei mangiava qualche foglia di insalata.
- Ho iniziato una
dieta – si era giustificata, pronunciando le parole con lo stesso identico
sorriso.
E' stato in quel
momento che mi è venuto il sospetto. Ho iniziato ad annotare tutto, di nascosto
da lei. Il taccuino lo tengo nascosto tra i miei libri. Lo apro e rileggo:
03 marzo 2016:
mangiato arista all’uva Lei: broccoli e patate.
12 marzo 2016:
mangiato polpettone all’uso zingaro. Lei: niente.
17 marzo 2016:
mangiato risotto di zucca e capesante. Lei: una mela e uno yogurt.
Ho la febbre da
più di un mese, ormai. Sono sempre più debole, non mi alzo quasi neanche più
dal letto e le crisi di vomito persistono. Non riesco a riprendermi, nonostante
il dottore mi abbia prescritto ogni tipo di medicinale e antibiotico. A volte,
quando mi sveglio madido di sudore nel cuore della notte, penso che se le mie
condizioni non migliorano potrei anche morire presto. Mia moglie cucina per me,
ogni sera mi accarezza la testa, mi dà il bacio della buonanotte e sorride, con
quel sorriso che mi scalda il cuore.
Il mio è solo un
sospetto.
Ma vuoi vedere
che...
Racconto
liberamente ispirato da “LA SCALA DI FERRO” – GEORGES SIMENON
Attilio Mazzoni
Ricette citate:
wow!
RispondiEliminaCorro subito a cercare il libro, ho letto un solo libro di Simenon e ancora devo digerirlo.
Però.
Però devo dirti anch'io la verità . Non vorrei tu avessi ragione, in quel tuo sospetto... ;)
Ciao Polepole! E' un onore averti "convinto/a" a cercare il libro!
RispondiEliminaSimenon è uno scrittore che adoro, tutta la sua produzione è interessante: sia quella che riguarda Maigret, sia la restante.
Se ho avuto ragione ad essere sospettoso lo scoprirai alla fine del libro.. buona lettura!