Lo yoyo timo cookie e il biscotto ponce
La
storia del biscotto perduto.
La dura vita dei
conquilini/familiari/compagni di una foodblogger deve essere tremenda. Ne avrò
anche già parlato. Familiari che si
vedono portare via piatti di pasta fumante da sotto il naso “perché prima
si deve fare le foto”, compagni che agognano trofei di torte, fratelli che si
avvicinano a salse chiedendo timidamente “Lo hai già fotografato? Lo posso
mangiare?”. Una vita tremenda lo
ammetto. Tempo fa circolava un video su internet “Instagram husband”, che mostrava
la vita dietro ogni ragazza carina su instagram. Lo
script recitava così: "Behind every cute girl on Instagram is a guy like
me, and a brick wall”. Non oso immaginare quale
potrebbe essere la narrazione della vita dietro ogni “ragazza che cucina su
internet”. Se
poi ci aggiungi che la suddetta ragazza
ha momenti di sbadataggine acuta la situazione può solo peggiorare. Tutta
questa premessa per raccontarvi la storia dietro ai biscotti preparati per la sfida di questo mese dell’MTChallenge.
I biscotti
possono essere fotografati pure il giorno dopo, sempre se ricordi dove li hai
messi. La mia socia ed io abbiamo
preparato due differenti ricette; e mentre i primi sono stati fotografati e
spazzolati, alcuni esemplari del secondo tipo sono stati messi in salvo per
essere fotografati in un secondo momento. Il
giorno successivo erano spariti e non perché fatti fuori da quei santi
abitanti della casa, ma perché erano
stati nascosti troppo bene. Dopo aver rivoltato la cucina pronta a già gridare
a ladro, sono riapparsi, dove ovviamente non mi aspettavo che fossero. Si, penso proprio sia necessaria una grande dose
di pazienza con una ragazza sbadata e dotata di blog.
Nonostante i
piccoli incidenti di percorso, dobbiamo
assolutamente ringraziare i bravissimi Dani e Juri del blog “Acqua e menta” che
hanno proposto questa sfida, ci siamo divertite a pensare alle ricette da
proporre e come al solito abbiamo appreso molte cose per noi nuove.
Il biscotto ponce è nato dall’idea di
usare la tipica bevanda livornese per aromatizzare il biscotto. Il ponce è una bevanda alcolica nata a Livorno
tra il XVII e XVIII secolo. Nel corso degli anni ha subito delle modifiche,
fino a consolidarsi in quella che è la ricetta dei giorni nostri. Questa
prevede lo zucchero, la scorza del limone, il rum, che può essere solo o in un
mix con il cognac oppure con il sassolino, al quale viene aggiunto il caffè
bollente. Nella preparazione del biscotto abbiamo usato questi ingredienti
cercando di bilanciarli.
Lo yoyo timo cookie nasce invece dalla
voglia di provare l’abbinamento timo e al
cioccolato bianco, ispirate da una ricetta di Paul A. Young dove questo
connubio veniva utilizzato per dei muffins. Dovendo usarli per un biscotto
abbiamo optato per aromatizzare la frolla con il timo, ed impiegare il
cioccolato per la farcitura. Unica nota
dolente di quest’ultimi biscotti: l’aspetto. Durante la loro preparazione
ci siamo rese conto di non avere sac à poche a disposizione (e qui ritorna il
problema della sbadataggine), l’impasto ormai era pronto e così ci siamo
arrangiate sul momento con un cono improvvisato di carta forno. Una volta
sfornati però, la loro irregolarità è subito passata in secondo piano, rispetto
al loro sapore.
Biscotti
Sableé al ponce
Ingredienti:
250 g di farina
150 g di burro
100 g di
zucchero a velo
2 tuorli medi
12g di rum
10g di polvere
di caffé
1 scorza di
limone messa in infusione nel rum
scorza di mezzo
limone grattugiata
1 pizzico di
sale
Mescolate in una
ciotola il burro a pezzetti, il sale e la scorza di limone. Unite la farina e
la polvere di caffè e procedete con la sabbiatura. Sfregate il burro con la
farina fino ad ottenere un composto sabbioso. Aggiungete lo zucchero, il rum ed
i tuorli. Lavorare il tutto velocemente fino a completo assorbimento. Avvolgete
la pasta così ottenuta con della pellicola e mettetela a riposare in frigo per
almeno 1 ora. Togliete l’impasto dal frigo e aspettate 5 minuti circa prima di
utilizzarlo. Stendete la pasta con l’aiuto del mattarello su di un piano di
lavoro leggermente infarinato, fino a raggiungere uno spessore pari a 3-4 mm.
Ritagliate le forme desiderate e disponete i biscotti su di una placca
rivestita di carta forno. Infornate in forno preriscaldato a 180 °C per 10-15
minuti. Lasciate raffreddare bene prima di servire. I biscotti sono ancora più
buoni il giorno dopo.
Biscotti
di frolla montata al timo con namelaka al cioccolato bianco
Ingredienti:
Per i biscotti
105 g di
zucchero a velo
208 g di burro a
18°-20°C
250 g di farina
debole W 130/150
1 uovo ed un
tuorlo a 20-22°C
8g di timo
Namelaka al
cioccolato bianco
200g di panna
liquida
170g di
cioccolato bianco
100g di latte
intero
10g di acqua
2,5g di gelatina
in fogli
Per la namelaka:
In una piccola ciotola contenente l’acqua mettete ad idratare la
gelatina. Sciogliete
il cioccolato bianco a bagnomaria. In seguito fate bollire il latte, unite la gelatina ben
strizzata e mescolate. Realizzate un emulsione versando in tre volte il latte
caldo sul cioccolato bianco. Infine aggiungete la panna e mescolate con il
minipimer cercando di non incorporare aria. Trasferite il composto in un sac Ã
poche e fate raffreddare in frigo per circa 8 ore.
Lavate il timo e
separate le foglioline dal rametto legnoso. In una ciotola unite il timo alla
farina e mettete da parte. In un’altra ciotola montate con l’aiuto delle fruste
elettriche il burro a pezzetti con lo zucchero per 2-3 minuti. In seguito, aggiungete
poco per volta le uova e mescolate con un cucchiaio. Unite a più riprese la
farina miscelata con il timo, sempre mescolando con l’aiuto delle fruste fino
ad ottenere un impasto omogeneo. Riempite un sac à poche con l’impasto e
formate i biscotti su di una placca ricoperta di carta forno.
Cuocete in forno
preriscaldato a 180 °C per 10 minuti circa.
Fate freddare,
poi farcite con la namelaka al cioccolato bianco.
Con questa ricetta partecipiamo alla sfida numero 56 di aprile dell'Mtchallege
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Marta mi hai fatto troppo ridere.... come mi ci rivedo!!! Complimenti per il biscotto ponce, tifo per lui! Però anche il biscotto yoyo mi piace molto ed è venuto bello anche senza sac à poche! Baci, a pesto ed in bocca al lupo per il vostro evento!
RispondiEliminaganzo il biscotto ponce, anch'io sfrutto spesso il ponce livornese per altri dolci ma nel biscotto non ci avrei mai pensato!!
RispondiEliminabelli anche gli altri comunque
buon mtc!!
Concordo, starci vicino non deve essere semplice. Ma dimenticarmi dove ho nascosto i biscotti...quello mai! La mia golosità vince su tutto, nessun nascondiglio è sufficientemente sicuro! :-D
RispondiEliminaIl biscotto ponce mi incuriosisce (pst...tra gli ingredienti c'è scritto cacao invece di caffè), ma lo yo-yo me lo sbaferei subito! Troppo goloso con la namelaka e il timo nell'impasto...davvero interessante, e bello anche senza sac a poche. Bravissime!
Ragazze che dire... più vi seguo e più mi piacete. La storia del biscotto perduto mi ha fatto troppo ridere :D Stare con un foodblogger non è semplice, e noi per fortuna siamo in due e ci sopportiamo :P
RispondiEliminaI vostri biscotti sono splendidi, si vede il vostro studio nel calibrare gli ingredienti e abbinare i sapori. Peccato per la sac a poche, spero però che questo vi metta la voglia di rifare la frolla montata ;)
sto ridendo da sola- e vabbè.
RispondiEliminaAllora: vi aspettavo al varco e non sono stata delusa (se non dal sac -à - poche, ma se c'è una che deve tacere, in tema di attrezzi che possiedo e pure multipli ma che non trovo mai al momento dell'uso, quella sono io): due belle rielaborazioni in puro Calugi Style, con la sorpresa del biscotto ponce che, chissà perchè, lo immaginavo cremoso: fatto così, a sablé, è ancora più intrigante e si presta benissimo a mille usi, oltretutto. Deliziosi gli yo yo, anche per la svolta sulla namelaka, meno stucchevole del cioccolato bianco e capace come nessuno di dare dipendenza. Bravissime, come sempre