Pici cacio e carciofi
Campanilismi
che si contaminano.
Cosa succede se
due ricette tipiche di regioni diverse si incontrano? Nascono nuovi piatti. Un
po’ come è successo in questa ricetta, dove la Toscana e il Lazio si sono
incontrati per fondersi in un primo
piatto che strizza l’occhio alla tradizione ma al tempo stesso se ne allontana.
Prima che nascano conflitti ve lo dico subito, non è la tipica cacio e pepe,
non verrà chiamata tale e non ha la pretesa di esserlo. L’uso del pecorino toscano invece del romano e l’aggiunta dei carciofi nel
condimento danno vita ad un piatto diverso.
Poi ci sono loro,
i veri protagonisti della ricetta: i
pici.
Non è la prima
volta che li mettiamo in tavola, ci eravamo già cimentate nella loro
preparazione un bel po’ di tempo fa. Il risultato, visto con gli occhi critici
di adesso, forse era un po’ grossolano, ma la ricetta era davvero molto buona.
Ci eravamo dimenticate della facilità e semplicità di questa ricetta, bastano
solo tre ingredienti per poter ottenere una pasta fresca versatile, che ben si
presta a diversi accompagnamenti, dal ragù ai sughi con le verdure.
Se
non siete sfogline esperte,
se per realizzare la pasta ripiena impiegate un giorno intero, ma avete in
programma una cena alla quale tenete, vi
consiglio di preparare i pici in casa. Aver preparato la pasta con le
vostre mani vi farà fare una gran figura, senza dover passare un giorno intero
a riempire ravioli. Se non fate parte
del team “le lumachine della pasta ripiena” chapeau, i pici ve li
raccomando comunque. Per la ricetta dei
pici ci siamo affidate a quella che Patty propose per l’mtchallenge aGennaio 2013. Non avevamo ancora iniziato a giocare con questa community, ma la
sua ricetta e tutte le varianti proposte ci incuriosirono tanto che il mese
successivo già eravamo alle prese con la nostra prima sfida targata MTC.
Pici
cacio e carciofi
Ingredienti per 4 persone:
Per i pici
200g di farina 00
100g di semola rimacinata
2 cucchiai abbondanti di olio
acqua (un bicchiere circa)
un pizzico di sale
Per il condimento
1 carciofo
100g di pecorino toscano poco
stagionato
1 spicchio d’aglio
vino bianco per sfumare
sale e pepe
olio extravergine d’oliva
Pulite il carciofo eliminando
le foglie più esterne, tagliando la cima ed eliminando, se presente, la peluria
interna. Tagliate il carciofo a fettine sottili e mettetele in una ciotola con
dell’acqua leggermente acidulata con del succo di limone. In una padella fate
soffriggere uno spicchio d’aglio con dell’olio. In seguito unite le fettine del
carciofo e mescolate. Sfumate con del vino e salate. Continuate a cuocere fino
a che non saranno tenere. A cottura ultimata completate con una spolverata di
pepe macinato sul momento.
In una ciotola capiente
grattugiate il pecorino e lasciate da parte.
Sul piano di lavoro fate la
fontana con le due farine. Versate l’olio al centro e il pizzico di sale.
Iniziate ad amalgamare l’olio alle farine con l’aiuto di una forchetta.
Lentamente iniziate ad aggiungere l’acqua, sempre mescolando con una forchetta
e cercando mano a mano di incorporare sempre più farina. Quando la farina
inizierà a stare insieme, iniziate ad impastare con le mani. Se necessario
aggiungete altra acqua. Impastate energicamente utilizzando i palmi delle mani
fino a che non otterrete un composto bello liscio e compatto (10 minuti circa).
Formate una palla. La superficie di questa deve essere liscia e non granulosa.
Lasciate riposare in frigo per mezz’ora circa avvolta nella pellicola.
Trascorso questo tempo, staccate dalla palla un pezzetto e stendetelo con un
mattarello ad uno spessore di 1 cm. Con un coltello tagliate tante striscioline
larghe circa 1 cm. Coprite la restante pasta con la pellicola per evitare che
si secchi. Prendete una di queste striscioline e iniziate a rollare con i palmi
delle mani e allo stesso tempo cercate di allungare verso l’esterno il filo che
si sta creando. Cercate di ottenere dei “fili” abbastanza sottili considerando
che durante la cottura andranno ad aumentare di volume. Continuate in questo
modo fino al termine dell’impasto. Mano a mano che li fate infarinateli con
della semola e disponeteli su di una spianatoia in modo che non si attacchino.
Cuocete in abbondante acqua
salata. Una volta calati nell’acqua questi inizieranno a tornare a galla.
Quando l’acqua riprende a bollire attendete 5 minuti.
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Potrei prendere il coraggio a 2 mani e provare a proporli per Pasqua... in casa ne siamo tutti ghiotti!
RispondiEliminaIo era da un po' che non li preparavo, ma sono davvero semplici. Forza e coraggio ;)
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