Pollo ripieno di patate allo zafferano, funghi porcini e salsiccia con gravy al vinsanto
Una cosa
divertente che forse non farò mai
più.
L’idea di chiudere l’anno senza aver provato a
disossare un pollo non mi andava giù, ad aumentare la voglia di mettermi
alla prova ci si è messo anche mio padre,
che al contrario di mia madre, ha ripetuto varie volte di essersi cimentato in questo operazione durante
la gioventù.
I primi di
dicembre ho quindi iniziato a dichiarare apertamente a tutti che “qualsiasi
cosa si fosse fatto per Natale,
chiunque ci fosse stato, io avrei fatto
il pollo ripieno”. L’ho detto talmente tante volte da far credere a tutti
di aver già in mente cosa mettere dentro il pollo, senza averne la minima idea.
Coniugare i gusti di tutti non è mai facile e rischiare di far mancare il
secondo proprio il giorno di Natale non era cosa ammissibile. Non mi sono quindi lanciata in
sperimentazioni estreme e per il ripieno ho deciso di profumare le patate con lo zafferano, aggiungere un
po’ di funghi secchi e mescolare la carne di manzo e quella di maiale,
proporzionando le quantità secondo il mio gusto e non secondo una ricetta
precisa. La fortuna mi è stata amica ed i sapori si sono ben armonizzati senza
che nessuno coprisse l’altro.
La Vigilia mi ha
vista quindi impegnata nell’arte del
disossare-riempire-ricucire, operazioni che hanno richiesto buona metà del
pomeriggio. Ho scoperto di non conoscere
affatto l’anatomia di un pollo. Vivo in campagna, ho visto moltissimi polli,
molti dei quali intorno casa ma nonostante questo all’atto pratico del disosso ho
scoperto di saperne ben poco. Ho impiegato più tempo ad assicurarmi di aver
lussato davvero l’anca che nell’eseguire altri passaggi. L’altra scoperta è stata quella di non sapere affatto cucire e
mentre ripetevo ironica a mia madre “la predisposizione verso il cucito l’ho ereditata
tutta da te, mamma” lei se la rideva
sotto i baffi senza tentare di venirmi in aiuto. Mi pareva di aver richiuso
il tutto talmente male che pensavo sarebbe scoppiato durante la cottura, ma
anche in questo caso mi è andata bene.
Disossare
il pollo è uno “sporco lavoro” che qualcuno deve pur fare, io ammetto di essermi
maledetta un paio di volte mentre ero all’opera, ma alla fine quando ho visto il pollo ri-cucito mi sono sentita una specie di rockstar.
Vi saluto augurandovi buona fine e un grande inizio,
vi auguro il meglio. Per tutti voi che seguite questo spazio, alle amiche che conosciamo e a chi ci è
amico senza conoscerci, ci sentiamo nel 2016.
NOTA: Io ho
seguito alla lettera le indicazioni date da Patrizia per la sfida dell’MTC sul
pollo ripieno. Nella ricetta riporto fedelmente le sue indicazioni e vi
consiglio di guardare anche le sue foto.
Pollo
ripieno di patate allo zafferano, funghi porcini e salsiccia con gravy al vinsanto
Ingredienti per
un 4/6 persone:
1 busto di pollo
eviscerato (il mio pesava circa 1,2 kg)
150 g di
macinato di manzo
150 g di
salsiccia toscana
15 g di funghi
porcini secchi
2 patate medie
2 scalogni
1 bicchiere di
vinsanto
una punta di
stimmi di zafferano
Sale e olio
extravergine
Per il gravy:
800 ml di brodo di
pollo
100 ml di
vinsanto
3 cucchiai rasi di farina 00
sale
sale
Per il brodo di pollo:
La carcassa del pollo
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla bianca
sale
Per
disossare il pollo ecco le istruzioni di Patty:
·
Prendete
il vostro busto di pollo eviscerato, pulito e fiammato per eliminare eventuali
residui di piume. Lussate entrambe le cosce. Con il busto del pollo dritto di
fronte a voi, dovrete infilare il pollice della mano sinistra (se non siete
mancini) nella cavità intestinale fino a toccare l'articolazione dell'anca. Con
l'altra mano tirate indietro la coscia rompendo l'articolazione. Il femore deve
uscire dalla cavità dell'anca. Fate la stessa cosa con l'altra coscia.
·
Dovete
togliere la forcella dello sterno. E' una delle operazioni più delicate:
ruotate il pollo sempre in posizione supina, con il petto verso di voi.
Spingete indietro delicatamente la pelle della cavità del collo. Toccate la
polpa del petto intorno alla cavità e potrete percepire la forcella. Incidetela
con la punta del coltello.
·
Con
il coltello raschiate la carne intorno alla forcella in modo da farla apparire,
quindi con delicatezza recidetela al vertice con il trinciapollo, facendo
attenzione a non bucare la pelle.
·
La
forcella è libera anche se l'osso lungo è ancora all'interno e verrà eliminato
successivamente.
·
Adesso
ruotate nuovamente il pollo e mettetelo con il petto a contatto con il
tagliere. Tenetelo schiacciato con una mano ed incidete nel centro della spina
dorsale scendendo dal collo alla coda. Qui troverete resistenza all'inizio ma
poi proseguendo sarà molto più agile. Aprite quindi il pollo a libro. Via via
che procedete nel lavoro, asciugatevi bene le mani cercando di averle sempre
prive di grasso che inevitabilmente potrebbe rilasciare il volatile. Il coltello
deve essere sempre ben fermo nella vostra mano.
·
Procedendo
dall'alto verso il basso e dalla colonna verso l'interno, fate scorrere la lama
del coltello appoggiandola alla cassa toracica ed incidendo in profondità,
cercando i raschiare bene la polpa dalle costole. Procedete con calma da una
parte e poi dall'altra.
·
A
questo punto avrete quasi terminato la parte più difficile. La gabbia toracica
sarà quasi completamente staccata dal petto. Resterà lo sterno che potrete
sollevare e staccare dal basso verso l'alto. Una volta inciso nella lunghezza,
si staccherà completamente il resto dell'ossatura. Toccate il bordo del petto
all'altezza del collo ed eliminate la parte lunga della forcella sempre
incidendo con la punta del coltello. Tenete la carcassa da parte.
·
Adesso
grattate via la polpa dalle ossa delle anche e staccate l'osso dalla giuntura
della coscia con il trinciapollo. L'osso lungo della coscia sarà invece
lasciato al suo posto per mantenere una bella forma finale.
·
Tagliate
con il trinciapollo le ali all'altezza dell'articolazione. Quindi rimuovete il
resto dell'ala in corrispondenza delle giunture. Spingete con il dito la pelle
dell'ala all'interno della cavità che si sarà formata dopo l'eliminazione
dell'osso.
·
Il
vostro pollo è disossato. Palpate con le mani la carne di tutta la superficie
per sentire se qualche piccola scheggia di osso sia rimasta ed eventualmente
eliminatela. Procedete a stendere il ripieno con cura.
·
Sollevate
i lati del volatile per richiuderlo, fate coinciderei lembi di pelle con grazia
e procedete alla cucitura. Cominciate dal collo e scendete cucendo senza tirare
troppo la pelle perché con la cottura, tenderà a gonfiarsi e ritirarsi con il
rischio di spaccarsi e rovinare tutto il vostro paziente lavoro. Potete usare
filo da cucina o filo di seta a vostro piacere.
·
Inumidite
un largo foglio di carta da forno ed avvolgetevi stretto il pollo chiudendolo
come un caramellone.
·
Avvolgete
il caramellone in un lungo foglio di alluminio e legatelo con dello spago per
dare definitivamente una forma cilindrica al vostro pollo. Adesso potete
mettere in frigo per 2/3 ore o se preferite, per tutta la notte fino al momento
di cuocerlo. Per la cottura bollita (ad esempio per la galantina), potrete
lasciare il vostro pollo direttamente avvolto come indicato.
·
Per
la cottura al forno, eliminate la carta, condite l'esterno del pollo
massaggiandolo con sale e pepe quindi strofinatelo con piccoli fiocchi di burro
che serviranno a mantenere morbida la pelle durante la cottura.
Per il ripieno:
Lessate
le patate con la buccia. Una volta cotte, togliete la buccia e schiacciatele. Sciogliete
gli stimmi di zafferano in due cucchiai di acqua calda. Quando l’acqua avrà
preso colore aggiungetela alle patate (liquido e stimmi). A parte ammollate i
funghi secchi in poca acqua calda. Tagliateli piccoli pezzetti uniteli alle
patate. Aggiustate di sale.
In
una ciotola capiente mescolate il macinato e la salsiccia privata della pelle.
Aggiungete il composto di patate e funghi. Salate e pepate.
Per il pollo:
Una
volta disossato, salate la carne del pollo e stendete il ripieno sul pollo
aperto. Chiudete e ricucite.
Dopo
averlo fatto riposare nella carta di allumino, procedete con la cottura.
Accendete
il forno a 180° funzione statica.
In
una larga pirofila versate 4 cucchiai di olio extravergine e aggiungete gli
scalogni fatti a fettine. Salate e pepate la superficie esterna del pollo e
sistematelo nella pirofila.
Cospargete
il pollo con fiocchetti di burro e infornatelo. Dopo una quindicina di minuti,
aprite e irrorate il pollo con il vinsanto.
Controllate
la cottura ogni 10 minuti, spennellando tutta la superficie con i suoi succhi.
Proseguite la cottura per 1h20\1h30 circa. Durante la cottura girate il pollo
un paio di volte.
La
cottura sarà ultimata quando, schiacciando leggermente il pollo con un
cucchiaio in prossimità delle suture fuoriuscirà del liquido trasparente. Al
contrario se i succhi sono rosati il pollo necessita di un’ulteriore cottura.
Una
volta pronto tenetelo in caldo.
Per il brodo di pollo:
Mettete
la carcassa e le ali del pollo in acqua fredda, con una carota, un gambo di
sedano e la cipolla. Salate e lasciate cuocere a fuoco molto basso per circa
un’ora. Filtratelo, lasciate raffreddare ed eliminate il grasso che si sarà
formato in superficie. Il brodo deve essere preparato mentre il pollo è in
forno, in modo tale che entrambi siano pronti nello stesso momento.
Per il gravy:
Eliminate
le parti solide dalla teglia dove avete cotto il pollo e scolate i liquidi
tenendoli da parte. Mettete la teglia sul fornello, versateci il vinsanto e
portate ad ebollizione. Staccate dal fondo la rosolatura e tenete i liquidi
così ottenuti da parte.
In
una casseruola dal fondo spesso, scaldate 3 cucchiai dei succhi tenuti da
parte. Aggiungete la farina a pioggia e mescolate fino a che il composto non
diventerà ben dorato. Unite piano piano il brodo caldo, mescolate e portate ad
ebollizione. Abbassate la fiamma e unite il liquido ottenuto a partire dal
vinsanto. Aggiustate di sale e lasciate sobbollire mescolando di tanto in
tanto. Servite sulle fette di pollo caldo.
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Congratulazione per la riuscita dell'operazione...io continuo a servirmi del macellaio! :-P
RispondiEliminaTanti auguri e buon 2016!
Grazie, una volta nella vita l'operazione "DISOSSO POLLO" va provata ;), buon anno anche a te
EliminaCredo che disossare un pollo sia una cosa da fare almeno una volta nella vita. Mi pare che anche tu ci sia riuscita molto bene e il risultato è di assoluta soddisfazione. Eh eh, furbetta la mamma che ti ha lasciato cucire senza intervenire...! Auguroni
RispondiEliminaLe avevo chiesto di "assistermi durante l'operazione", invece non solo è stata alla larga dal tavolo operatorio, ma durante la ricucitura se la rideva!! Però è stato bello così, almeno posso affermare di aver fatto tutto io. Auguri!!
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