Il budino di riso delle nostre domeniche
Puntuali come orologi svizzeri e agghindate con i nostri vestiti migliori
(e terribilmente anni ’80), ogni domenica varcavamo la soglia della pasticceria
di paese. Le nostre merende e colazioni venivano sempre preparate dalla mamma,
ad eccezione di quella della domenica, quando il babbo, dopo il catechismo, ci
portava nell'unica pasticceria di Cerreto Guidi. Mentre Marta, fan da sempre di pizza
e co., si faceva comprare un bel pezzo di schiacciata ripiena, io spaziavo tra
dolce e salato, accompagnando il tutto da un'immancabile spuma bionda. Tra i
dolci, il budino di riso aveva un posto di privilegio: piccolo, spesso ancora
caldo e con un ripieno cremoso. Ripensandoci non so quanto il budino di
riso si sposasse con il mio bicchiere di spuma, ma a me quella sembrava la
colazione più buona del mondo.
Così quando è stato svelato il tema della sfida di settembre dell’MTC,
che vedeva il riso come protagonista, ci è sembrato naturale iniziare con
quello che conoscevamo meglio: il budino di riso delle nostre domeniche passate.
Annalena, nel suo post magistrale ci ha spiegato tre differenti metodi di
cottura, nello specifico quello per assorbimento, la cottura al latte e il
pilav, seguiti da tre differenti ricette. Anche stavolta l’MTChallenge si è
rivelato una scuola di cucina e ci ha permesso di imparare tante cose nuove
sulle tecniche di cottura, così come sulle differenti tipologie di riso. Se
ancora non l’avete fatto e siete curiosi di imparare qualcosa in più su come
cucinare il riso correte a leggere il suo bel post e tutti gli altri correlati
sul sito dell’MTChallenge.
Visto che il budino di riso classico l’avevamo già sperimentato in più di
una occasione, stavolta abbiamo deciso di giocare un po’ con la ricetta, aggiungendo
qualche aroma in più al ripieno.
Tutto è partito dall’usanza degli inglesi di aggiungere il latte nel tè. Ho così
attinto dalla mia riserva di Earl Grey usandolo per aromatizzare il ripieno dei
budini, insieme alla cannella e allo zenzero in polvere. Le prugne sono state
fatte rinvenire anch’esse nel tè per accentuare ulteriormente la nota giÃ
presente nel riso. Il risultato è stato sorprendente, avevamo paura che il
profumo del tè non si sentisse o che si perdesse tra le spezie utilizzate,
invece i profumi si armonizzano molto bene tra loro, mantenendo allo stesso
tempo la propria identità .
Budini di riso aromatizzati al tè
Ingredienti per 12 budini di riso
Ingredienti per 12 budini di riso
Per la pasta frolla:
150g di farina 00
100g di farina integrale
125g di burro
105g di zucchero
1 uovo e 1 tuorlo
la scorza di un limone
Per il ripieno:
650ml di latte
150g di riso originario
50g di prugne secche
50g di zucchero
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di zenzero in polvere
2 bustine di tè Earl Grey
In una piccola ciotola mettete le prugne secche a rivenire in un po’ di tè abbastanza
concentrato.
In una ciotola
contenente la farina aggiungete il burro a pezzetti. Lavorate velocemente con
le punta delle dita per incorporare il burro alla farina. Una volta ottenuto un
composto bricioloso, aggiungete lo zucchero, le uova e la scorza grattugiata
del limone. Continuate a lavorare velocemente, fino ad ottenere un composto
compatto e omogeneo. Stendete la frolla con il mattarello e rivestite gli
stampi da muffin leggermente imburrati. Riponete le formine in frigo per una
mezz’oretta. Scottate il riso in acqua bollente per un minuto, poi scolate e
sciacquate con acqua fredda. In una pentola fate bollire il latte, quindi
spengete e mettete una bustina di tè in infusione nel latte per una decina di
minuti. Dopo aver rimosso la bustina di tè, aggiungete le spezie e mettete
nuovamente sul fuoco. Portate a leggero bollore, aggiungete il riso e cuocete a
fuoco basso. Mescolate continuamente con un cucchiaio di legno, per evitare che
si attacchi al fondo della pentola. Quando il riso è cotto, spengete il fuoco e
aggiungete lo zucchero. Lasciate raffreddare e aggiungete il tuorlo e le prugne
precedentemente strizzate e tritate grossolanamente. Montate l’albume a neve ed
incorporatelo lentamente al riso. Versate il riso nei gusci di frolla e
infornate a 180 °C per una ventina di minuti o fino a quando il guscio di
frolla non apparirà ben cotto. Spolverate la superficie dei budini con dello
zucchero a velo.
Con questa ricetta partecipiamo alla sfida n. 41 dell'Mtchallenge
nuuuuuuu... ti pregotipregotiprego... rifai almeno un tortino sbianchendo il riso prima della cottura nel latte... la ricetta è follemente interessante ma se salti un passaggio della tecnica non può stare in concorso (le motivazioni sono spiegate nel dettaglio anche nel filo diretto)... trova il tempo e riprova: tipregotipregotiprego!!!
RispondiEliminaScusami Annalena, ma non l'abbiamo fatto?Nella ricetta c'è scritto che abbiamo scottato il riso nell'acqua e poi sciacquato, c'era un ulteriore passaggio che ci è sfuggito??Se così fosse allora temo proprio che il fuori concorso ce lo meritiamo tutto... :(
EliminaQuetti budini sono magitrali a cominciare dalla frolla! Quando descrivevi le domeniche dopo il catechismo ...sono riuscita ad immaginare tutto...tranne i vestitit anni '80!
RispondiEliminaPer fortuna aggiungerei, perché erano abbastanza imbarazzanti!!!
Eliminafiuuuuu... mi era venuto un colpo! Scusatemi voi, evidentemente ho letto male e mi sono persa io il passaggio. Tutto a posto, allarme rientato. Caspita, mi sto proprio rimbambendo...
RispondiEliminaFigurati a me!!Avevo paura di aver saltato un passaggio e mi chiedevo come fosse stato possibile....Grazie mille per questa sfida!
Eliminaecco.. meno male, perchè a me sembrava di essere rincretinita due volte.
EliminaOk, ragazze: ora è ufficiale. Siete in concorso.
E, altrettanto ufficialmente: iniziate a tremare...
E prima che replichiate che sarebbe pazzesco: pazzesca è questa ricetta. Il resto, vien da sé :-)
devono essere strepitosi!
RispondiEliminamannaggia a me, io il riso per i dolci lo uso sempre troppo poco...sbagliando, of course...
Anche noi lo usiamo poco, il budino di riso di solito lo compro al bar, l'ho fatto a casa in qualche occasione ma niente di più. La torta di riso ad esempio manca all'appello, così come le frittelle di riso. Visto il successo di questi budini, dobbiamo assolutamente rimediare!
EliminaÈ incredibile come in questa sfida si spazi dalla tradizione (come nel vostro caso) ai paesi lontani come il Giappone… mi viene da pensare che il riso sia l'ingrediente più democratico e insieme universale (o globalizzato) da tempi non sospetti!
RispondiEliminaMeravigliosissimi!!!
Hai proprio ragione Stefania, le ricette stavolta spazieranno tantissimo e si attingerà sia alla tradizione, sia alla cultura di altri popoli. Questo ci fa capire quant'era e quant'è importante il ruolo del riso nella cultura culinaria dei vari popoli. un bacione!
EliminaIo adoro il riso cotto nel latte, eppure non ho mai assaggiato i budini di riso.. come è mai possibile?
RispondiEliminaMi viene la voglia di morsicare lo schermo, altroché, a vederli lì, già belli tagliati a metà .. c'è proprio solo da affondare i denti..
Giulietta devi rimediare assolutamente!!!Quindi sono una cosa tipicamente toscana e si trovano solo nelle nostre pasticcerie?figurati che pensavo fossero popolari più o meno in tutta Italia!un abbraccio
EliminaMi sembra di sentirne il profumo....
RispondiEliminaAnch'io ormai non posso far altro...sono stati spazzolati in un batter d'occhio....
EliminaLo so, sono buonissimi, se li mangi, resti segnata a vita. Si trovano esclusivamente nei bar/pasticcerie della Toscana. Non li ho mai mangiati altrove e ora non mi resta che trovare l'occasione per farli in casa ed esportarli in Liguria
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