Mini sformati di riso e topinambur
I vicini di carrozza non si scelgono, o meglio, non lo puoi
fare quando sali sul treno affollato delle sei. Così ti ritrovi accanto ai
personaggi più disparati e assisti alle conversazioni più improbabili. In dieci
anni di pendolarismo ho ascoltato conversazioni telefoniche di ogni tipo,
pettegolezzi di ogni tipo, lamentele sui colleghi di lavoro e le
immancabili conversazioni sul tempo. Ogni tanto mi sono imbattuta in qualche disquisizione
culinaria. In quei casi la curiosità ha la meglio e mi ritrovo automaticamente
ad abbassare il volume della musica che
sto ascoltando o a fissare le pagine del libro che ho in mano senza scorrere le righe. Non c’è niente
da fare, quando si parla di cucina, le mie antenne si drizzano. Ricordo ricette
di risotti, dettagliate istruzioni per preparare sciroppi alla menta e
disquisizioni sugli straccetti di pollo.
Durante una di queste sessioni “ti ascolto parlare di cucina
mentre faccio l’indifferente” ho sentito pronunciare la parola topinambur e mi
sono resa conto che questo era nella lista delle cose da provare da un bel po’.
Mi ero riproposta di cucinarlo appena se ne fosse presentata l’occasione, così
ho approfittato della lampadina che si è accesa durante il viaggio di ritorno a
casa ed ho preparato dei tortini di riso. Il topinambur, chiamato anche
carciofo di Gerusalemme, ha infatti un sapore che ricorda vagamente il carciofo.
È piaciuto così tanto che è stato già riacquistato un paio di volte ed
utilizzato in svariati modi. Sformatini di riso e topinambur
Ingredienti per 8 tortini
250g di topinambur
150g di riso
10g di burro
10g di parmigiano grattugiato
1 uovo
120g di cavolo nero
2 spicchio d’aglio
polvere d’arancia (facoltativo)
Pelate i topinambur e affettateli sottilmente.
In una padella fate rosolare uno spicchio d’aglio dopodiché aggiungete
i topinambur tagliati a rondelle. Sfumate con un po’ di vino bianco e portate a
cottura, aggiungendo acqua se necessari o e aggiustando di sale.
Nel frattempo lessate il riso al dente, scolatelo e fermate
la cottura sotto acqua fredda. Condite il riso con il formaggio e il
burro. Aggiungete i topinambur e l’uovo leggermente sbattuto. Se vi piace
aggiungete anche una punta di polvere d’arancia. Amalgamate bene il tutto e
disponete in degli stampini precedentemente imburrati. Cuocete in forno caldo a
200 °C per circa 20 minuti. Nel frattempo lavate e tagliate a strisce sottili
il cavolo nero, eliminando le costole più dure. Stufate in una padella con un
po’ d’olio e uno spicchio d’aglio. Una volta cotti, sformate i tortini e
accompagnateli con il cavolo nero.
Sono sempre stato incuriosito dal sapore dei topinambur che qui al sud non arrivano proprio. E così, durante incontri in giro per l'Italia con altri amici blogger, li abbiamo trovati e poi finalmente provati e ora mi dispiace ancora di più non trovarli, perché si prestano davvero bene per un sacco di ricette, come la tua che è splendida.
RispondiEliminaSecondo me si potrebbero scrivere libri interi prendendo spunto dalle conversazioni in treno.
Fabio
Ci credo, perchè anche a noi sono piaciuti tantissimo!E' vero sono molto versatili, li abbiamo usati anche per un risotto, cotti in forno e per fare una frittata...
EliminaMagari qualcuno ci ha già pensato al libro!
Anch'io sono pendolare eppure mi faccio parecchio gli affari miei, sarà che non ho ancora beccato nessuno parlare di cucina..:D
RispondiEliminaIl topinambur l'ho assaggiato per la prima volta solo qualche giorno fa e ancora non sapevo come cucinarlo, ne ho ancora un pezzetto in frigo e penso proprio che potrei prendere ispirazione da questi sformatini! Poi c'è anche il cavolo nero, che mi piace parecchio!
Un bacio, a presto! (domattina drizzo un po' le antennine anch'io, mi hai incuriosita!)
Solitamente anch'io anzi trovo piuttosto fastidiose le conversazioni telefoniche che durano ore, per questo porto sempre le cuffie...ma alle confidenze del tipo: ieri ho fatto un risottino...è più forte di me, ascolto. L'ispirazione si trova ovunque :)
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