Il giorno del plin
Settembre oltre
a decretare la riapertura della nostra cucina ha anche portato la sfida dell’MTC.
Un nuovo momento di confronto, qualcosa da imparare, come sempre.
Questo mese
Elisa ha proposto di metterci alla prova con le raviòle del plin. Decisamente
una bella sfida.
Per chi non lo
sapesse il plin non è né un luogo né un personaggio famoso che ha inventato
questa ricetta (come pensava chi sta scrivendo), ma è il pizzicotto che viene
eseguito per chiudere i ravioli. Si tratta di un piatto tipico delle Langhe,
piatto di cui Chiara ed io eravamo a conoscenza ma nel quale non ci eravamo mai
cimentate.
La loro
esecuzione è stata un po’ lunga, inutile mentirvi. Davanti alla pasta fresca
siamo delle lumachine, non confezioniamo ravioli a tempi record, anzi. Ci siamo
quindi prese un intero sabato, per prepararli con calma, per riuscire a farli
della forma giusta, ritagliandoci il tempo necessario.
Mentre una
tirava la sfoglia, l’altra distribuiva\mangiucchiava il ripieno e dava il famoso
pizzicotto. Ognuno aveva il suo compito. C’era anche chi, mentre noi
lavoravamo, stava montando un mobile nuovo, ma allo stesso tempo faceva la
ronda in cucina per controllare l’avanzamento dei lavori, dispensando consigli,
utili e non.
Ogni volta che
la rotella tagliava una raviòla restavamo un po’ a contemplare quei piccoli
fagottini, qualcuno venuto meglio, qualcuno venuto peggio, ma comunque
entusiaste e divertite da questa prova.
Dopo tanto
lavoro è arrivato anche il temuto assaggio, che ci ha convinte: li
abbiamo conditi solo con un po’ di burro per non coprire i sapore, per far si
che il ripieno si sentisse appieno.
Raviòle del plin
Ingredienti per
4 persone:
per la pasta:
200 g di farina di grano tenero 0
1 uovo intero (grande)
2 tuorli (grandi)
200 g di farina di grano tenero 0
1 uovo intero (grande)
2 tuorli (grandi)
per il ripieno:
200 g di patate
200 gr di
bietole
680 gr di anatra
femmina
un bicchiere di moscato
un bicchiere di moscato
Noce moscata
Sale
Preparate l’anatra
arrosto. Eliminate quasi tutto il grasso dell'anatra, prima di procedere con la cottura. Disponetela in una casseruola e fatela rosolare a fuoco vivace. Una volta rosolata, salate l'anatra, sfumate con del moscato e trasferite in forno a 180 °C per una mezz'ora.
Nel frattempo lessate
le patate, pulite le bietole e fatele saltare in padella con un filo d’olio.
Una volta cotte
tritate finemente le bietole e schiacciate le patate e unitele in una ciotola.
Quando l’anatra sarà pronta privatela della pelle, tritate la carne ed
aggiungetela al composto di patate e bielole. Aggiustate di sale e spolverate
con la noce moscata.
Fate una fontana
con la farina su un piano di lavoro e rompetevi uno alla volta le uova. Cominciando
dal’interno iniziate e mescolare con l’aiuto di una forchetta le uova con la
farina. Nel fare questa operazione cercate man a mano di incorporare la farina
partendo dai bordi. Iniziate a lavorare l’impasto con le mani, cercando di
incorporare la farina restante. Impastate con i i palmi delle mani
finché non ottenete un composto liscio e compatto. Coprite con la pellicola e
lasciate riposare l’impasto per una trentina di minuti. Tagliare piccoli pezzi
di pasta e stendetela con l’apposita macchinetta (o a mano) molto fine. Fate
delle strisce larghe circa 6 cm.
Formate delle
piccole palline grandi come delle nocciole e disponetele sulla sfoglia a poca
distanza l’una dall’altra. Ripiegate la sfoglia sopra il ripieno e pizzicate la
pasta tra una pallina e l’altra. Successivamente tagliate i ravioli con la
rotella partendo dalla parte chiusa muovendosi verso il due lembi sovrapposti.
Una volta fatte
tutte le raviòle cuocete in abbondate acqua salata e servite con un po’ di
burro fuso e una spolverata di noce moscata.
Con questa ricetta partecipiamo alla sfida dell'MTC di settembre:
Le bietole....le adoro. In un raviolo, del plin, che è tra i miei preferiti.... è perfetto!!
RispondiEliminaSi ci stanno benissimo.Visto il risultato, vorremo trovare il tempo anche per provare la versione di magro!
EliminaMa è un post bellissimo! I plin a 4 mani sono meglio di un notturno di Chopin, che te lo dico a fare!
RispondiEliminaAdoro queste foto, piene della gioia di creare insieme, bellissimi colori, bellissima atmosfera. E poi il ripieno è splendido...l'anatra, altro nobile animale che fa subito festa.
Complimenti ragazze, davvero bravissime!
Grazie Patty!Quando si cucina in due è sempre più divertente: si chiacchiera, si discute della ricetta, ogni tanto si discute...però è vero si percepisce sempre un'atmosfera molto bella e creativa.
Eliminawow!!! CHE MERAVIGLIA! e che foto....
RispondiEliminaCiao
CrisG
Grazie Cristina!
EliminaMa brave le mie bimbe...sempre più brave....orgogliosa io.
RispondiEliminaE noi orgogliose di avere una supporter come te Annarita!E' davvero importante.Un bacione
EliminaAmo le tue foto e penso che adorerei un piatto di questi ravioli!
RispondiEliminaChe faccio te ne lascio un piatto tutto per te?!
EliminaGrazie mille per i complimenti!
un bacio
che foto!! e che piatto!! già l' anatra è un alimento che associo alle grandi occasioni, nelle vostre raviòle poi fanno un figurone. brave brave brave non mi stanco mai di dirvelo ad ogni post anche se rischio di sembrare ripetitiva.
RispondiEliminasmack
E noi non ci stanchiamo mai dei tuoi commenti Serena!E' sempre un piacere leggerti e sapere che apprezzi quello che facciamo. un bacione
EliminaDa buona piemontesina non posso che apprezzare!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaIn effetti le foto e questi ravioli sono davvero portentosi, mi incantano!
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie Manuela!un abbraccio anche a te
EliminaLe foto di questo post sono magiche! BRAVE! Aspetto che mi invitiate a mangiare questi riaviolini bellissimi...perchè stavolta penso che non sarò in grado di replicare!
RispondiEliminaNoo!!Sono molto più semplici di quello che pensi, sono sicura che saresti capacissima di replicare. Però a casa nostra verranno sicuramente rifatte, quindi sei invitata!un bacione
EliminaBellissime le raviole e bellissime le foto. Mi è mancato quasi il respiro guardando quella della rotella che taglia la pasta creando la taschina....bravissime!
RispondiEliminaGrazie mille!!
Eliminaragazze!!! tanto lavoro ma gran piatto!! ottimo il ripieno e belli i plin, splendide le foto!!! brave brave!!! bacino
RispondiEliminaGrazie Tiziana.Si abbiamo lavorato tanto, ma ne è valsa la pena!un abbraccio
EliminaNon devo guardare le foto/non devo guardare le foto/non devo guardare le foto...
RispondiEliminama anche se guardo solo la ricetta, non è che il risultato cambi di molto: io vi adoro, punto. E scusate la sobrietà , già di prima mattina ;-)
Non sai quanto ci fanno piacere queste tue parole!Ci sentiamo ancora delle novelline in confronto a tutte voi. In questi mesi abbiamo imparato tantissimo, anche per merito vostro. un abbraccio
EliminaAllora prima di tutto lasciatemi dire che i plin a quattro mani mi commuovono, perché sanno proprio di quelle preparazioni di una volta, dove le donne di casa si riunivano in cucina e preparavano i pasti, chiacchierando, parlando, scambiandosi saperi e trascorrendo insieme momenti felici. D'altra parte il raviolo è anche piatto di festa, quindi è ancor più apprezzabile il lavoro di gruppo :) E credetemi, non siete lumachine: è proprio bello fare questi lavori lentamente, con tutta la calma che serve per godersi momenti di questo tipo...e poi l'ho detto nel mio post: far la pasta ha un che di terapeutico...come potrebbe esserlo se lo si fa di corsa? :)
RispondiEliminaPassiamo alla ricetta: prima di tutto apprezzo la scelta di un condimento delicato che non copre il ripieno, che è l'elemento più importante di questo piatto. L'anatra con le biete mi sembra fantastica, senza contare che è una carne niente affatto facile da cuocere e voi l'avete fatto con tutti i crismi, senza dimenticare la parte più importante: sgrassarla. Complimenti anche per la realizzazione dei plin che sono perfetti! Grazie!
Si fare la pasta è decisamente terapeutico!Alla fine della giornata ero stanca, ma in pace con il mondo :)
EliminaSe sul ripieno abbiamo avuto le idee abbastanza chiare fin dall'inizio, sull'esecuzione eravamo più dubbiose: troppo grandi, il pizzicotto venuto così così, la sfoglia non abbastanza sottile etc..i tuoi complimenti quindi ci fanno molto piacere!Grazie, un abbraccio
Meravigliosa ricetta e splendide foto, siete davvero bravissime :)
RispondiEliminaIl condimento con burro e noce moscata mi sempre un tocco davvero chic e perfetto con il vostro ripieno... Ok, ho fame :/
Abbiamo pensato di non coprire il sapore del ripieno con un sugo, seguendo anche le indicazioni date da Elisa. Il ripieno era già abbastanza ricco di per sé!Un abbraccio
Eliminaammazza che foto! grande ricetta....ma soprattutto, che bel pomeriggio!
RispondiEliminaSandra
Un piatto molto divertente anche nella preparazione. Concordo sul condimento. Al ripieno è meglio che non ci pensi :-D ho già un certo languorino.
RispondiEliminaFabio
Ciao Marta è un piacere conoscerti!e come vedo anche di qua si parla di pasta ;) e di quella più pregiata perchè fresca e ripiena, devo assolutamente cimentarmi!A presto Laura
RispondiEliminaSanto cielo che meraviglia. Pagherei per assaggiare!
RispondiEliminaCiao ragazze, avevo perso i vs plin in mezzo a tutti quelli arrivati. Innanzitutto benvenute e complimenti per la vostra ricetta, che trovo perfetta e azzeccatissima per il tema del mese. Complimenti per la vittoria della vostra foto, bellissima! un bacione!
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