Cerreto Guidi e i cardi alla "nonna Menica"
Vista della Villa Medicea da Piazza Umberto I
Quando
mi chiedono dove abito la risposta è sempre la solita: in un piccolo paese
vicino Firenze. Se provo ad entrare
nello specifico, il mio interlocutore diventa dubbioso, in pochi conoscono
Cerreto Guidi. Spesso snobbata per la più conosciuta Vinci, si trova giusto un
“poggio più in là ” quindi se passate da queste parti, fate una piccola
deviazione, ignorate le indicazioni per la città leonardiana e iniziate a
salire quella che viene chiamata la salita di “ghianduccio”.
Dopo l’ultima curva vi apparirà un paesino arroccato
sulla cima di una collina. La dove un tempo c’era un castello fatto costruire
dalla famiglia dei conti Guidi, svetta ancora la torre campanaria e una villa
medicea voluta da Cosimo dei Medici. Feudo dei conti Guidi in epoca medievale,
Cerreto in greti muta il suo nome in onore della famiglia che per lungo tempo
amministrò quest’area posizionata all’incrocio delle zone del Valdarno, del
padule di Fucecchio e del Montalbano.
Vista di San Miniato dalle colline cerretesi
Terra ricca di boschi di cerri e adatta alle
battute di caccia, una volta passata sotto il controllo di Firenze, Cosimo I
dei Medici volle costruire a Cerreto una residenza dove trascorrere le vacanze.
La strada circolare che costituisce il centro del paese e ricorda un po’ il percorso
del gioco dell’oca, si allarga in una piazza rettangolare, piazza “Nova”
dominata dai ponti medicei dai quali è possibile raggiungere la villa e la
Pieve di San Leonardo.
Salite la scalinata del Buontalenti, magari come facevo io da piccina, stando attenta ad appoggiare i piedini solamente sui cordoli. Una volta in cima, con le spalle alla villa lo sguardo si apre davanti a Pistoia e al Montalbano da una parte e sul padule di Fucecchio dall’altra. La villa ha sempre esercitato su di me un fascino particolare, qui la leggenda e la storia s’intrecciano per dar vita al mito del fantasma di Isabella. Innumerevoli volte mi sono fatta raccontare la storia della sfortunata ultimogenita di Cosimo I e il pensiero del suo fantasma che vaga indisturbato per le stanze della villa mi ha sempre suscitato una certa simpatia. Isabella dei Medici, trascurata dal marito, il conte Paolo Giordano Orsini, trova una nuova compagnia nel cugino di questi, Troilo. Scoperto il tradimento. Paolo Giordano farà impiccare la giovane Isabella nella villa di Cerreto, lontano da occhi indiscreti; da allora la leggenda vuole che il suo fantasma si aggiri per le stanze della villa. Quando visitare Cerreto? Senza dubbio a Settembre, quando alle finestre delle case sventolano le bandiere delle quattro contrade, la scalinata del Buontalenti fa da sfondo al Palio del Cerro e l’aria di festa si mescola alla malinconia dell’estate che se ne va.
Vista dai Ponti Del Buontalenti del Santuario di Santa Liberata e Faustina
Scalinata che porta alla Pieve di San Leonardo e alla Villa Medicea
Non potevo concludere questo post senza una ricetta che sa di casa e non potevo non farla raccontare a chi, nonostante sia ormai lontano da tanti anni, ha sempre Cerreto nel cuore.
Pulire
i cardi eliminando il torsolo e la parte alta con le foglie, per togliere la
parte fibrosa, quindi tagliate le costole a pezzetti lunghi 4 o 5 centimetri.
Buttateli in una pentola con acqua salata e bollente e cuoceteli piano piano
fino a che non saranno diventati teneri. Scolateli e asciugateli. In una
padella a fondo spesso mettete dell’olio con due spicchi d’aglio schiacciati,
scaldate e quando l’olio comincia a prendere colore aggiungete i pezzetti di
cardo precedentemente infarinati, lasciate friggere leggermente da ambo le
parti, salate, pepate se volete, spolverate con un trito di aglio e ramerino
quindi proseguite la cottura aggiungendo del brodo caldo. In alcune ricette
similari tratte dalla letteratura culinaria, si suggerisce di aggiungere alla
fine, del parmigiano, ma nella nostra ricetta non è previsto, forse il
parmigiano non abbondava alla mensa di nonna Menica. Cucinati in questo modo
vengono buoni anche i carciofi.
(Gli
Ancillotti detti di Ghianduccio, Francesco Ancillotti, 2000)
Nota:
in realtà noi abbiamo apportato una piccola modifica (non me ce ne voglia
nessuno) non spolveriamo con il trito d'aglio.
In effetti io volto sempre al bivio per Vinci :) ma per andare a Fucecchio passo spesso da Cerreto e mi piace veramente tanto la strada sulla costa della collina: si ha una splendida visuale!
RispondiEliminaGrazie per questi gobbi buonissimi
Vedi!!La prossima volta, segui il nostro consiglio e fermati a fare un giro per il paese!
EliminaMichele ha fatto il servizio civile a Montopoli Val d'Arno e quelle zone le ho frequentate moltissimo: Fucecchio, castelfranco, San Miniato ci sono stata tantissime volte ma mai a Cerreto.... a mia discolpa posso dire di non essere stata neanche a Vinci... Cardi e gobbi sono una passione.
RispondiEliminaBimbe vi ho mandato un invito su fb per un corso di fotografia a pisa.....venite?
Annarita devi assolutamente rimediare, vieni a trovarci!Tour completo: Cerreto, Vinci e pranzetto in un ristorante della zona :))
EliminaHo visto l'invito!Non mi ricordo se quel fine settimana o quello dopo abbiamo un matrimonio, se siamo libere ci facciamo un pensierino!
si dai Laura è bravissima e ci saranno diverse fbloggers.....dai dai
EliminaBelle foto e bella ricetta grazie di aver diviso con noi ciaooo
RispondiEliminaGrazie Edvige :)
EliminaMi sto per commuovere..bellissime le foto, e le parole, sentite e lette migliaia di volte, scritte da voi mi sono sembrate così piene di affetto , e tenerezza..brave!Vi dovrebbero dare il Cerrino d'Oro!
RispondiEliminafrancesca.....nell'eventualità , sarei sicuramente malato.
Elimina....ma che bello questo post! Rie4sci a trasmettere tutto l'amore che provi per il tuo paese...un abbraccio cri
RispondiEliminabellissime foto di un posto che sembra quasi magico.i cardi li adoro e soprattutto da noi ce ne sono in abbondanza.da provare la ricetta!
RispondiEliminaIo a Cerreto ci vengo spesso. La prossima volta passerò a trovarvi... magari mi fate ricredere sui cardi ;-)
RispondiEliminaCiao, passavo di qui per caso...hai proprio un bel blog!
RispondiElimina...e questo post si addice proprio al nostro contest "Storie intorno a un tavolo..." (http://researchandkitchen.blogspot.it/2013/02/tre-blogger-due-anni-e-un-contest.html)
Ci farebbe piacere se partecipassi!
a presto
Ma.