L'omelette di Pereira
“Quando
entrò nel café Orquìdea erano quasi le tre e il cameriere stava sparecchiando i
tavoli. Venga dottor Pereira, disse cordialmente Manuel, per lei c’è sempre un
piatto, immagino che non abbia ancora pranzato, è dura la vita dei giornalisti.
Eh sì, rispose Pereira, specie per i giornalisti che non sanno niente come non
si sa mai niente in questo paese, che novità ci sono? Pare che delle navi
inglesi siano state bombardate al largo di Barcellona, rispose Manuel, e che
una nave passeggeri francese sia stata inseguita fino ai Dardanelli, sono i
sottomarini italiani, gli italiani sono fortissimi con i sottomarini, è la loro
specialità . Pereira ordinò una limonata senza zucchero e un’omelette alle erbe
aromatiche. Si sedette vicino al ventilatore, ma quel giorno il ventilatore era
spento.”
Sostiene
Pereira di Antonio Tabucchi
Ogni
mese, traendo ispirazione da un libro, vi proporremo un post come questo, fatto
di sapori e parole.
.. Il particolare del posacenere, anche se probabilmente è solo evocativo, lo avrei avitato. Vederlo così vicino al cibo mi risulta disgustoso ma più che altro il fumare non permette di percepire a pieno tutto il sapore delle erbe aromatiche..
RispondiEliminaForse hai ragione, ma ovviamente era solo a scopo evocativo..una volta scattata la foto, il posacenere è stato svuotato mentre la profumatissima frittata è stata velocemente spazzolata!
Eliminaricetta semplice e molto profumata...complimenti!!!
RispondiEliminaSi presenta benissimo
grazie!!!
EliminaChe ricordi! Un libro da rileggere, non foss'altro che per commemorare Tabucchi scomparso recentemente e respirare un pò di quella Lisbona salazarista, calda e appiccicosa. Grazie per avercela fatta assaporare, posacenere compreso.
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuto il post, anche perchè ne seguiranno altri!!:)
EliminaNon vedevo l'ora che arrivasse questa rubrica!Bellissima idea!E avete cominciato alla grande...voglio che sia già il prossimo mese!
RispondiEliminaE' un libro che ho adorato e che mi propongo di rileggere presto! Non ho mai provato l'omelette di Pereira, ma ho sempre pensato che sarebbe stato divertente cucinarla ripensando all'atmosfera della Lisbona raccontata da Tabucchi.
RispondiEliminaL'avete fatto voi e il risultato è evocativo e buonissimo! Complimenti! Ciao
uh che bello! vi scopro oggi ( e son pure di zona vostra!) e trovo la ricetta simbolo di uno dei miei libri preferiti!
RispondiEliminache splendida giornata!
Giulia