Il cardo e suoi i cugini


Cardi, gobbi e carducci, sono stati per lungo tempo nella mia mente sinonimi…ma mi sbagliavo. Dopo una serie di ricerche e l’aiuto della mamma, sono giunta a queste conclusioni: i carducci sono le puliture del carciofo, mentre i cardi o gobbi sono solo suoi lontani parenti.
Questi ortaggi hanno la forma simile al sedano ed un colore bianco, dovuto al fatto che, durante la coltivazione, vengono coperti con dei teli oppure interrati. Quelli interrati, vengono ripiegati sottoterra, prendendo quindi il nome di gobbi. I gobbi rispetto ai cardi sono più ricurvi ed hanno un sapore più gentile, meno amarognolo.
E io che pensavo che cardo e gobbo fossero due sinonimi per indicare lo stesso ortaggio!
Quest’inverno, forse a causa del clima troppo caldo dei mesi di settembre e ottobre, non sono mai riuscita a trovarli al supermercato; poi sabato i miei li hanno scovati al mercato. Visti e presi. Il frigo è pieno di questi gambi bianchi e lunghi, che ci faccio?
Compro quasi per caso (in attesa di un treno) il numero di gennaio de "La Cucina Italiana" e qui trovo una ricettina che fa al caso mio: risotto con cardi e salsiccia. La ricetta originale è stata leggermente modificata in corso d’opera e devo dire che il risultato finale è stato una piacevole scoperta. In particolare, ho diminuito la quantità di salsiccia prevista, in modo da far risaltare ancor di più il sapore delicato dei cardi. La ricetta originale prevedeva l’utilizzo del riso carnaroli, che ho sostituito con il riso indica del commercio equo e solidale. Questo riso prodotto dalla cooperativa “Camari” (Ecuador) e distribuito da “LiberoMondo”, sarebbe più adatto per le insalate e i pilaf, ma il risultato finale mi è piaciuto ugualmente. 



Risotto con cardi e salsiccia


Ingredienti per 4 persone

450g di cardi
320g riso
mezza salsiccia
1 aglio
una noce di burro burro
grana
limone
brodo vegetale
sale

Mondate i cardi e tagliateli a tocchi. Portate ad ebollizione dell’acqua acidulata, poi unite i cardi e cuoceteli per circa 1 ora.
Scolate i cardi, frullatene metà e passateli al setaccio. Otterrete un frullato piuttosto liquido che userete durante la cottura del risotto. Riducete l’altra metà a tocchetti più piccoli.
Preparate un soffritto in una casseruola capace con dell’olio e un aglio vestito, sgranate la salsiccia e rosolatela per 5 minuti. Unite in seguito i cardi tagliati a tocchetti. Dopo un paio di minuti aggiungete il riso e fatelo tostare. Una volta tostato, iniziate a bagnare con il liquido ottenuto dai cardi frullati (se non fosse sufficiente, proseguite con del brodo vegetale) e portate il risotto a cottura in una ventina di minuti.
Toglietelo infine dal fuoco e mantecatelo con il burro e il grana.

2 commenti:

  1. Lo sapevo che non dovevo dar retta a nessumo e prenderli pure io:-)) Li ho visti al mercato ma non li ho acquistati perchè a casa quando parlo di cardi tutti non vogliono saperne... eppure sono molto buoni! A casa di un'amica li ho magiati gratinati e mi erano piaciuti parecchio... ora vedo il tuo risotto!! Beh, li prendo e li cucino solo per me:-)) Un abbraccio e buon 2012

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  2. Anche noi di solito li facciamo gratinati e vengono molto buoni.Ti suggerisco di provare anche lo sformato di cardo o carducci, farai un gran successo!

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